Le opere di Luigi Bartolini in mostra a Camogli
L'artista ovadese è già noto per la scultura che identifica una mano. Nel mio cammino sono arrivato alla rappresentazione del binomio messaggiooggetto - dice l'artista -, che spazia dalla provocazione ironica alla massima moralistica cercando come filo conduttore quello di vedere gli oggetti".
L'artista ovadese è già noto per la scultura che identifica una mano. ?Nel mio cammino sono arrivato alla rappresentazione del binomio messaggio?oggetto - dice l'artista -, che spazia dalla provocazione ironica alla massima moralistica cercando come filo conduttore quello di vedere gli oggetti".
OVADA – Resterà aperta fino a lunedì 31 ottobre l’esposizione delle opere di Luigi Bartolini presso la gallerie “Il tritone” di Camogli. L’artista ovadese – celebre per la scultura, nata da un cedro del Libano (abbattuto nella villa di Campale di Camilla Salvago Raggi), che riproduce una “mano” – ha trasferito in Liguria alcune delle installazioni create in una carriera da autodidatta. “Nel mio cammino sono arrivato alla rappresentazione del binomio messaggio–oggetto – dice l’artista -, che spazia dalla provocazione ironica alla massima moralistica cercando come filo conduttore quello di vedere gli oggetti, le cose, i pensieri stessi al di là del comune modo di vederli ed intenderli”.
L’esposizione di Camogli raccoglie le opere della produzione recente di Bartolini, tra cui una nuova visione della “mano”, già apparsa sul territorio ovadese, ricca di nuovi significati. “Il legno – prosegue Bartolini – è da sempre una passione. Da qualche anno ho cominciato a svilupparla tramite la scultura. Non so se questa passione covava già dentro me o mi è stata trasmessa da mio padre che, mi ricordo, costruiva oggetti senza far uso di utensili elettrici. All’inizio ho esposto i miei oggetti in manifestazioni collettive e specializzate. Per l’impossibilita’ di avere a disposizione gli spazi necessari ho preferito orientarmi successivamente verso esposizioni personali dove poter esprimere al meglio”.