Una vendemmia “buona”, guardando il cielo…
Il 2016 si annuncia di qualità, però il caldo ha fatto soffrire i vigneti. Che adesso hanno bisogno di una rinfrescata prima del passaggio in cantina dell'uva. Le aziende innovano e non mancano le novità
Il 2016 si annuncia di qualità, però il caldo ha fatto soffrire i vigneti. Che adesso hanno bisogno di una rinfrescata prima del passaggio in cantina dell'uva. Le aziende innovano e non mancano le novità
Le stime, a nemmeno metà settembre, parlano di un probabile “aumento delle quantità” e di “una buona qualità”. La raccolta è iniziata in questi giorni in tutta la provincia dove si sta ultimando quella di Chardonnay e Pinot nero, mentre è pronta al via quella del Dolcetto. Seguiranno rilievi sull’andamento della maturazione in vista della vendemmia del Grignolino e, tra l’ultima decade di settembre e l’inizio di ottobre, sarà la volta del Barbera. Intanto è arrivato anche il provvedimento legislativo della Regione Piemonte che, con l’assessorato all’Agricoltura, ha approvato l’autorizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve, dei mosti e dei vini della vendemmia 2016 “per un massimo di 1,5 per cento se destinati a produrre vini senza la denominazione di origine e per un massimo di 1 per cento se destinati a produrre vini dop (denominazione di origine protetta), escluse le denominazioni riguardanti Colline saluzzesi, Freisa di Chieri, Collina Torinese e Roero.
Intanto si moltiplicano le iniziative per fare conoscere le attività in cantina (la Cascina del Vento di Montaldo Bormida, per esempio, organizza la quinta edizione della ‘Vendemmia partecipata’ che coinvolge famiglie e persone interessate a fare una esperienza direttamente in vigna) e chi invece punta a nuovi prodotti, come la Cantina del Monferrato con un passito tutto da scoprire.