Una vendemmia “buona”, guardando il cielo…
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Enrico Sozzetti - redazione@alessandrianews.it  
14 Settembre 2016
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Una vendemmia “buona”, guardando il cielo…

Il 2016 si annuncia di qualità, però il caldo ha fatto soffrire i vigneti. Che adesso hanno bisogno di una rinfrescata prima del passaggio in cantina dell'uva. Le aziende innovano e non mancano le novità

Il 2016 si annuncia di qualità, però il caldo ha fatto soffrire i vigneti. Che adesso hanno bisogno di una rinfrescata prima del passaggio in cantina dell'uva. Le aziende innovano e non mancano le novità

ECONOMIA – Lo sguardo è rivolto al cielo, come nella migliore tradizione contadina. Perché la tecnologia può aiutare, certamente, però alla fine la natura deve fare il suo corso. E per la vendemmia 2016, dopo avere lavorato intensamente in vigna con la prospettiva di una annata definita già come “buona”, adesso tocca proprio alla natura completare il processo. Il parere dei tecnici delle organizzazioni agricole della provincia di Alessandria è uno solo: deve piovere. Lo stress idrico sta aumentando a causa di un prolungato periodo caldo e asciutto che è però arrivato nella fase più delicata della maturazione degli acini. Le previsioni a breve termine indicano un marcato cambiamento e la elevata possibilità di pioggia. “Se sarà così, ovviamente senza fenomeni violenti, allora questa acqua sarà il toccasana per una annata che potrebbe trasformarsi in importante per i vini dell’Alessandrino” è la riflessione condivisa. Per Cia, Confagricoltura e Coldiretti le valutazioni sono analoghe. A partire dalla qualità delle uve che in tutto il territorio si presentano sane e senza particolari patologie. La flavescenza non manca, anche se al momento appare abbastanza localizzato. La vendemmia 2016 porta con sé alcune novità che si inseriscono all’interno di un processo di rinnovamento e innovazione destinato a fare compiere a molte, ma non ancora a tutte, le aziende un importante salto di qualità.

Le stime, a nemmeno metà settembre, parlano di un probabile “aumento delle quantità” e di “una buona qualità”. La raccolta è iniziata in questi giorni in tutta la provincia dove si sta ultimando quella di Chardonnay e Pinot nero, mentre è pronta al via quella del Dolcetto. Seguiranno rilievi sull’andamento della maturazione in vista della vendemmia del Grignolino e, tra l’ultima decade di settembre e l’inizio di ottobre, sarà la volta del Barbera. Intanto è arrivato anche il provvedimento legislativo della Regione Piemonte che, con l’assessorato all’Agricoltura, ha approvato l’autorizzazione all’aumento del titolo alcolometrico volumico naturale delle uve, dei mosti e dei vini della vendemmia 2016 “per un massimo di 1,5 per cento se destinati a produrre vini senza la denominazione di origine e per un massimo di 1 per cento se destinati a produrre vini dop (denominazione di origine protetta), escluse le denominazioni riguardanti Colline saluzzesi, Freisa di Chieri, Collina Torinese e Roero.
Intanto si moltiplicano le iniziative per fare conoscere le attività in cantina (la Cascina del Vento di Montaldo Bormida, per esempio, organizza la quinta edizione della ‘Vendemmia partecipata’ che coinvolge famiglie e persone interessate a fare una esperienza direttamente in vigna) e chi invece punta a nuovi prodotti, come la Cantina del Monferrato con un passito tutto da scoprire.

 

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