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Export, Alessandria con il segno rosso
La rilevazione di UnionCamere Piemonte per i primi sei mesi dellanno. La provincia ha perso oltre tre punti percentuali, contro i sette registrati a livello regionale
La rilevazione di UnionCamere Piemonte per i primi sei mesi dellanno. La provincia ha perso oltre tre punti percentuali, contro i sette registrati a livello regionale
“Nonostante il risultato negativo registrato nel periodo gennaio-giugno – si legge su una nota di UnionCamere Piemonte – la regione si conferma la quarta esportatrice, con una quota del 10,5 per cento delle esportazioni complessive nazionali”. A giudizio di Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte, è stata la battuta d’arresto delle vendite oltreconfine “a penalizzare il dato complessivo della nostra regione. Un risultato – aggiunge – che comunque non scoraggia il nostro lavoro e la nostra fiducia nel sistema”.
Lo schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 25 agosto esclude dai nostri compiti le attività promozionali direttamente rivolte all’estero: temiamo che questa ipotesi vada ad incidere sulla possibilità delle nostre imprese di crescere all’estero, esportando quel ‘Made in’ che da sempre ci contraddistingue in tutto il mondo e che è fondamentale per il sostegno al sistema economico e all’occupazione”.
Per quanto riguarda i mercati di sbocco, nel primo semestre il bacino della Ue a 28 ha attratto il 60 per cento dell’export regionale, incrementando nuovamente il peso esercitato sul totale delle esportazioni regionali. Parallelamente si è ridotta la quota delle vendite indirizzata verso paesi Extra Ue-28. Complessivamente le esportazioni verso i mercati comunitari sono cresciute dell’1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015.