La mia vita ormai è negli Usa
Hillary or Trump? Non lo so. Sono stupita e sorpresa, ma anche spaventata che gli Stati Uniti siano riusciti a produrre, e quindi tra di loro ci sarà il nuovo presidente, due candidati così controversi e poco presentabili al mondo come quelli. Forse non voterò, e come me milioni di altri americani che non vorranno mettere una X vicino ad un nome che non li rappresenta, ma alla fine uno dei due sarà...
Hillary or Trump? Non lo so. Sono stupita e sorpresa, ma anche spaventata che gli Stati Uniti siano riusciti a produrre, e quindi tra di loro ci sarà il nuovo presidente, due candidati così controversi e poco presentabili al mondo come quelli. Forse non voterò, e come me milioni di altri americani che non vorranno mettere una X vicino ad un nome che non li rappresenta, ma alla fine uno dei due sarà...
Negli ultimi mesi ci sono stati tanti episodi che mi hanno fatto pensare a quanto vi sto dicendo. Sono ormai disconnessa dalla vita alessandrina, è un dato di fatto. Ho una vita più che normale da questa parte dell’oceano e ho una certa umiltà nel dire: ma chi sono io per scrivere opinioni?
Vengo ad Alessandria sempre più sporadicamente e purtroppo per brevi periodi. Sono due anni che non vengo in estate perché ho trascorso le ultime due ad insegnare online e mi sembrava che passarle in Italia e mettere 7 ore di differenza tra me e gli studenti fosse un po’ troppo e poco serio da parte mia.
Sono stata ad Alessandria per due settimane lo scorso inverno, ma ho dovuto/voluto vedere così tante persone che avrei potuto essere da qualsiasi altra parte e non ad Alessandria e sarebbe stato lo stesso. Non ho avuto molto tempo per rendermi conto di come voi vivete la città o se fosse cambiata nel frattempo.
Ho visto la povertà di alcuni, le vetrine chiuse e la rabbia di molti, ma è la stessa rabbia che si vede qui, anche molto vicina a me.
All’inizio scrivevo ogni domenica in una colonna mia in cui parlavo della vita qui senza preoccuparmi di relazionare quello che mi succedeva alla vita che trascorreva nel frattempo dalle vostre parti. Ma da quando mi è stato chiesto di scrivere un’opinione, la responsabilità è aumentata in modo esponenziale. Ho parlato di chiesa, di vaccini, di coppie gay, ma anche di lingua ed educazione. Embè? mi direte voi e ma chissenefrega! Invece no, per lo meno mi è sembrato sempre che accettaste bene le mie farneticazioni da oltre oceano.
Ho esaurito il mio compito, perché non sono un giornalista e non ho un’opinione su tutto, o se ce l’ho certe volte è confusa, per esempio sulla politica. Se state pensando: “Ma come ci lasci adesso che la corsa alla Casa Bianca sta arrivando al dunque?”, pensate a voi stessi e come molti di voi siano disillusi sulla politica. Bene: Hillary or Trump? Non lo so. Sono stupita e sorpresa, ma anche spaventata che gli Stati Uniti siano riusciti a produrre , e quindi tra di loro ci sarà il nuovo presidente, due candidati così controversi e poco presentabili al mondo come quelli. Forse non voterò, e come me milioni di altri americani che non vorranno mettere una X vicino ad un nome che non li rappresenta, ma alla fine uno dei due sarà…
Ecco perché mi ritiro. Comparirò di nuovo se ho qualcosa da dire.
Per finire vi voglio ringraziare, siete sempre nel mio cuore. Ringrazio i lettori che mi hanno seguito e che si sono preoccupati per me scrivendo al giornale per sapere come stavo nell’ultimo mese in cui la violenza nelle strade ha raggiunto anche Milwaukee. Ringrazio le persone che sono diventate anche lettori del mio blog e ringrazio tutti quelli che hanno commentato, in questi anni.
Un abbraccio caro.