Villa Gabrieli non chiude ai cani e ai proprietari
Incontro l'altro giorno al parco per fugare i timori generati dalla nascita del progetto di recupero dell'area. Coinvolti nelle attività professionisti dell'agility dog
Incontro l'altro giorno al parco per fugare i timori generati dalla nascita del progetto di recupero dell'area. Coinvolti nelle attività professionisti dell'agility dog
OVADA – Chiamateli amici di Villa Gabrieli. Si è tenuto l’altro giorno il primo incontro del gruppo di volontari che potrebbe supportate Fondazione Cigno, associazione Vela e le altre realtà coinvolte nel recupero del parco di via Carducci, nella gestione quotidiana dell’area. Coinvolti semplici cittadini che hanno a cuore le sorti di una di parchi storici della provincia di Alessandria, semplici frequentatori con i loro amici a quattro zampe. Il progetto nella sua fase preliminare è noto già da un po’. Villa Gabrieli dovrebbe diventare spazio per “Coltiviamo il benessere”, adibito alle attività degli studenti del liceo agrario e delle associazioni del volontariato sanitario cittadino. “E’ un piccolo passo – ha spiega Mauro Corazza – presidente di Vela – verso un obiettivo ambizioso. Se gli ovadesi capiscono tutti assieme possiamo andare avanti. Anche il concerto del 10 settembre (Playing the History al Geirino ndr) è un modo per far parlare del parco e per raccogliere fondi necessari ad andare avanti”. Obiettivo ultimo rendere il parco un laboratorio sperimentale di integrazione e aiuto reciproco. Nel progetto saranno coinvolti volontari professionisti di scuole di agility dog proprio per ribadire la massima apertura nei confronti degli animali e del loro proprietari.