Cosa ci rende umani?
In un recente post del blog di Stefania si fa notare giustamente come spesso si tende ad antropomorfizzare gli animali attribuendo loro comportamenti che sono esclusivi dell'uomo o di come si dice che sono meglio di noi quando succede qualche atrocità. Fino all'umanizzazione in stile cartone Disney
In un recente post del blog di Stefania si fa notare giustamente come spesso si tende ad antropomorfizzare gli animali attribuendo loro comportamenti che sono esclusivi dell'uomo o di come si dice che ?sono meglio di noi? quando succede qualche atrocità. Fino all'umanizzazione in stile cartone Disney?
In realtà molti comportamenti umani possono essere capiti anche dai comportamenti degli altri animali che li ripropongono in maniera più semplice: non dobbiamo umanizzare gli animali ma dobbiamo ricordarci che noi siamo animali.
Inanzitutto noi, Homo Sapiens, siamo una fra le molte specie di animali, una fra le ultime comparse sulla Terra, ad esempio Il 99% del nostro DNA è in comune con gli scimpanzé. É bastata però quella piccola differenza per farci fare delle cose straordinarie come inviare sonde su altri pianeti o avere l’arte, la musica o il teatro, ma dall’altro lato della medaglia avere una coscienza sulla vita e sulla morte, o di fare guerre. Possiamo premeditare pianificare l’uccisione di un membro della nostra specie sapendo tutte le sue implicazioni e allo stesso tempo preoccuparci se sia giusto o meno uccidere altri animali per nutrirci. Siamo una delle poche specie che nel bene e nel male lasceranno un segno del loro passaggio sulla Terra tant’è che si parla di antropocene. Non è facile tutta via rispondere alla domanda “cosa ci rende umani?” molti tratti che si credevano solo umani si sono poi rivelati simili anche negli animali e nei primati in particolare.
Le società umane hanno inventato regole che permettono una convivenza proficua per tutti per cui comportamenti come l’altruismo e la solidarietà che possono in apparenza essere svantaggiose per il singolo in realtà sono vantaggiose per la società (e la specie) intera rientrando perfettamente in quella che è la teoria dell’evoluzione. Così come sono puniti o considerati deprecabili tutti quei comportamenti che minano la convivenza di un gruppo. La cultura, l’istruzione e leggi che le società umane si sono date nel tempo servono anche a contenere e moderare quello che sono tutti retaggi legati all’istinto. Nel tempo e nelle varie società spesso è cambiato ciò che può essere considerato ammissibile e ciò che non lo è. Per fortuna oggi rispetto al passato molte cose sono migliorate, nonostante tutto.
La sessualità, la strutture gerarchiche della società o la politica seguono modelli che spesso sono già presenti nel mondo animale. Con le dovute molle quindi si possono comprendere certi comportamenti umani partendo da ciò che succede in altre specie sono l’altruismo (la balena che salva un leone marino dall’orca), la gelosia dei babbuini , il comprendere un semplice linguaggio e la cooperazione degli scimpanzè, la gerarchia del potere in branco di lupi o la monogamia di alcune specie. Probabilmente è l’unione e la complessità di tutte queste cose che ci rende umani.
Non si può attribuire un giudizio umano “buono” , “cattivo” ad un altro animale e in realtà non ha nemmeno senso dire un confronto su chi è peggio o chi è meglio dato che le nostre regole e parametri morali sono fatte da noi per noi umani. Un cane aggressivo ad esempio non è più cattivo o colpevole di un cane docile semplicemente risponde alle condizioni ambientali in cui trova e a come è stato allevato. Una persona che è violenta invece risponde ed è giudicato per le sue azioni.
Allo stesso modo è sbagliato ritenere pari in diritti animali ed umani come alcune correnti anti-speciste ed animaliste sostengono facendo paragoni fra sfruttamento animale con tragedie umane come olocausto, fare il paragone fra razzismo, schiavismo e sessismo o leggere in rete “da chi sono organizzate queste sagre ? – da orchi”. Questo non significa giustificare le violenze gratuite o la mancanza di empatia verso gli animali che appunto non sarebbero atteggiamenti non umani. A livello di rapporti personali poi ci sembra che gli animali, specie quelli domestici, siano meglio perché a differenza degli essere umani non possono contraddire idee ed azioni dei loro padroni ma se solo capirebbero…