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Bruzzone: a Ovada il primo walk camp per amputati
Con la sua nuova associazione "Sentieri di Confine" tre giorni condivisi con atleti che hanno perso una gamba tra allenamenti e scoperta dei nostri angoli più suggestivi
Con la sua nuova associazione "Sentieri di Confine" tre giorni condivisi con atleti che hanno perso una gamba tra allenamenti e scoperta dei nostri angoli più suggestivi
OVADA – Tre giorni per andare oltre l’handicap e riaffermare la propria identità. Tre giorni per dedicarsi a una passione, il trekking e scoprire le bellezze dell’Ovadese. A coordinare l’iniziativa Roberto Bruzzone che qualche mese fa ha creato l’associazione “Sentieri di Confine” e che ha fatto della camminata sportiva il lasciapassare verso un vita nuova. Partirà il 26 agosto il camp dedicato a dieci ragazzi mutilati alla gamba in arrivo da tutta Italia. Bruzzone già li aiuta nel loro percorso di rinascita presso il centro Casalino di Bologna. Fino al 28 affronteranno i sentieri di questa parte di Appennino dove il loro allenatore ha preparato le sue sfide più dure. “L’idea – spiega lo stesso Bruzzone – è nata per condividere il forte disagio comune e accettarsi. Per questo abbiamo previsto momenti di vita insieme diversi. Ad esempio monteremo un campo base, dormiremo una notte all’aperto. Il resto del programma consiste nel proseguimento degli allenamenti che già portiamo avanti a Bologna durante l’anno”. A sostenere l’iniziativa Servizi Sportivi, Edil Verde, Consorzio servizi sociali e Lions club di Ovada. Nel frattempo Bruzzone coltiva il suo sogno che è la traversata della Nuova Zelanda per , 3.054 chilometri in 5 mesi di viaggio.