L’estate sta finendo…
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21 Agosto 2016
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L’estate sta finendo…

Cosa resterà di questi mesi del 2016? Senza dubbio la grande paura scatenata dagli attacchi terroristici in tutto il mondo ed insieme alla paura la voglia di continuare la nostra vita come se tutto fosse normale, ordinario. E poi le Olimpiadi, i migranti, il burkini, la campagna elettorale negli Usa, la politica italiana...

Cosa resterà di questi mesi del 2016? Senza dubbio la grande paura scatenata dagli attacchi terroristici in tutto il mondo ed insieme alla paura la voglia di continuare la nostra vita come se tutto fosse normale, ordinario. E poi le Olimpiadi, i migranti, il burkini, la campagna elettorale negli Usa, la politica italiana...

OPINIONI – L’estate sta finendo e cosa resterà di questi mesi del 2016? Senza dubbio la grande paura scatenata dagli attacchi terroristici in tutto il mondo ed insieme alla paura la voglia di continuare la nostra vita come se tutto fosse normale, ordinario. Mi hanno colpito a questo proposito le immagini di Nizza dopo la strage, coi bagnanti che andavano al mare con le loro mises colorate e sgargianti che denunciavano la voglia di andare avanti, forse anche di dimenticare, perlomeno con un oblio temporaneo, ché per divertirsi non bisogna pensare.

Poi le Olimpiadi come non le abbiamo viste mai, con le riprese dei droni e l’ausilio delle tecnologie televisivamente più avanzate. Olimpiadi con grandi imprese, polemiche, tante curiosità e i sentimenti in primo piano. Lo sdoganamento degli amori gay, pubblicamente dichiarati, uno anche italiano, fino alle domande di matrimonio in diretta. Una domanda di matrimonio in diretta, questa volta etero, c’è stata anche per i tuffatori cinesi, anche questa una novità per le tradizioni riservate di questo popolo. Polemiche e accuse di sessismo per titoli giornalistici legati al fisico di alcune atlete stigmatizzate per le loro forme, nel primo caso un po’ abbondanti, nel secondo invece “fatte col compasso”, segno di una insopprimibile leggerezza quando si parla di donne, ridotte quasi sempre a carne e non a cervello e meriti.

Estate anche di “deportazioni”, quelle dei migranti dal confine francese al sud del nostro paese con i loro continui su e giù nella speranza di passare il confine e l’utilizzo dello stesso termine per i trasferimenti contestati dei docenti della “buona scuola”, utilizzo forse improprio paragonato all’altro, ma altamente simbolico dei guai in cui versa la scuola italiana.

Ricorderemo anche la polemica sul “burkini” vietato in spiaggia perchè “contrario ai nostri valori”, valori condensati nel famoso pensiero filosofico: “tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le chiappe chiare”. A questo proposito mi sono venute in mente le donne occidentali di inizio secolo con i loro mutandoni, crinoline e cuffiette ed ho pensato come avrebbero reagito se avessero imposto loro di spogliarsi per entrare in spiaggia, quelle stesse donne che avevano ricamato sulla camicia da notte il seguente motto libertario:”non lo fo per piacer mio, ma per dar dei figli a Dio”. L’emancipazione femminile in Occidente è un fatto degli ultimi decenni, non sbandieriamola ai quattro venti perché abbiamo un “problemino” non risolto che si chiama “femminicidio”, insomma tanto per dirla papale papale: lasciamo che le donne vadano in spiaggia mezze nude, ma talora gli diamo fuoco.

Forse scorderemo (e meno male) “quel” leader politico che, promettendo in caso di vittoria elettorale maggiore utilizzo in chiave repressiva, fino all’uso della famigerata espressione “pulizia etnica”, delle forze di polizia in merito all’immigrazione clandestina, ha commesso lui stesso reato presentandosi in pubblico con le mostrine che, come sappiamo, è vietatissimo.

Non dimenticheremo invece il duello elettorale tra il magnate parrucchinato e la prima donna, determinata e forse un po’ “panzer” nella sua corsa al potere, candidata alla Casa Bianca. Non scorderemo le sparate, le bordate, le accuse ai limiti della fantapolitica, ma soprattutto non scorderemo la grande paura di avere al vertice di una super potenza un guerrafondaio gradasso e pacchiano, paura che speriamo non diventi realtà.

Infine, forse, ché le cose politiche in Italia sono evanescenti, l’estate 2016 sarà ricordata come l’estate del Sì e del No, col Pd diviso al suo interno tra maggioranza e minoranza e col fronte del No eterogeneo e granitico nella speranza di liberarsi di “Renzi, Boschi e…gli altri chi sono?”.  Soprattutto ricorderemo come nessuno spiegasse un tubo sul perché votare Sì o No, quasi fosse una scelta di fede, di male minore, di turarsi il naso e non una questione di sostanza e in particolare ci rimarrà impresso come agli Italiani interessasse di più fotografarsi i piedi in luoghi ameni con la didascalia “relax”.

L’estate sta finendo ed ognuno di noi avrà anche altri ricordi di queste giornate, ricordi piacevoli, ma anche ricordi dolorosi, perché la vita è così, non bada alle stagioni. L’estate sta finendo, ma non dimentichiamo che da qualche parte nel mondo, questa estate è stata inverno, perché pensare agli antipodi aiuta un sacco ad ampliare i propri orizzonti.

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