Troppi siti web, mille campanili e il turista si perde tra le colline Unesco
Che Alessandria, Asti e Cuneo si gestiscano in autonomia gli eventi turistici può avere un senso "politico". Ma per il turista poco ferrato in geografia le cose si complicano, tra le colline patrimonio dell'umanità
Che Alessandria, Asti e Cuneo si gestiscano in autonomia gli eventi turistici può avere un senso "politico". Ma per il turista poco ferrato in geografia le cose si complicano, tra le colline patrimonio dell'umanità
D’accordo, è da pochi anni che possiamo vantarci, a ragione, di avere un paesaggio unico al mondo, ma per conoscere eventi, manifestazioni o solo per una visita guidata bisogna sudare sette camicie.
Il sito istituzionale dell’associazione Unesco serve per coordinare eventi e attività. Gli obiettivi sono quelli di “approfondire la conoscenza del patrimonio culturale e paesaggistico che caratterizza il sito, la sua valorizzazione, promozione e sensibilizzazione”. Stupidi noi a pensare che in un website del genere ci fossero per sbaglio anche gli eventi stessi dei tre territori… e invece si fatica addirittura a trovare un recapito, che so, per indirizzare agli enti turistici competenti.
Troviamo un cellulare, evviva: al secondo squillo risponde gentilmente una voce maschile, che poi scopriamo essere il direttore dell’associazione, Roberto Cerrato. Candidamente ci indirizza ai tre portali delle tre aree, che per complicarci la vita non hanno indirizzi web simili… Se per un amministratore è normale che ogni provincia gestisca separatamente la sua parte di territorio Unesco, e sponsorizzi in proprio (o quasi) gli eventi lì sopra, per un semplice turista, magari straniero, è vero il contrario.
Al giapponese armato di Nikon che vuol visitare le colline Unesco, che gli importa se Nizza Monferrato è in provincia di Asti e non di Alessandria? E provate a dirgli a quello venuto da Tokyo di cercare su tre siti diversi, anzi quattro, con nomi completamente differenti per giunta (Alexala, Astiturismo, Ente Turismo Langhe Roero).
Non c’è tre, senza quattro. Per trovare news sulle aperture degli infernot, per esempio, non basta andare su www.alexala.it, l’agenzia turistica della provincia di Alessandria. “Meglio informarsi sul sito dell’Ecomuseo Pietra da Cantoni” ci suggeriscono al telefono quando abbiamo chiesto lumi da semplici turisti disorientati. Gli infernot sono in gran parte privati, quindi le loro aperture, sono, per così dire, a discrezione…
Sul sito turistico astigiano, invece, tra la sagra dell’aglio e quella della gallina bionda troviamo un banner all’Associazione Unesco (quella di prima), e gli eventi solo locali di Attraverso Festival. Povero turista dal Sol Levante, vittima di un campanilismo spinto per cui Cuneo non sa cosa fa Alessandria, che ignora cosa succede ad Asti!
Sempre ad Alexala assicurano informalmente che la Regione Piemonte entro l’anno (crediamo il 2016, ma a questo punto non ne siamo certi) ha promesso un coordinamento più omogeneo delle informazioni turistiche dei paesaggi vitivinicoli, con un unico sito web.
Dolomiti. Fatte le dovute proporzioni, un sito Unesco simile perché trasversale a più comuni è quello delle montagne dolomitiche, composto di tanti paesi, luoghi e “campanili” diversi. Ma almeno c’è un calendario condiviso pure sul sito dell’associazione uber alles.
Attraverso Festival. Parte tra poco il primo grande festival musicale che attraversa le tre province interessate, da qui il nome, proprio a toccare i paesaggi Unesco. Gli eventi più significativi e nazional popolari, non me ne vogliano gli altri, sono nel ricco Cuneese.
Qui da noi gli appuntamenti sono sparsi tra il Basso Monferrato Unesco e altre zone come Ovada, Lerma, Bosio. Posti bellissimi, ma che con le colline patrimonio dell’umanità non hanno nulla a che fare. O quasi, visto che allarga allarga, i comuni associati attorno al grande business del marchio Unesco sono molti di più di quelli naturalmente riconosciuti.
Un altro “dettaglio” che può mandare in confusione il turista impreparato di geografia.