Mancano docenti, per i sindacati “a settembre sarà il caos”
Dalla chiamata diretta all'avvio del nuovo anno scolastico. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale scolastico e, in mancanza di risposte nazionali e territoriali, non escludono alcuna azione e forma di lotta. In Provincia mancano circa 50 insegnanti: "a settembre rischiamo il caos"
Dalla ?chiamata diretta? all'avvio del nuovo anno scolastico. I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale scolastico e, in mancanza di risposte nazionali e territoriali, non escludono alcuna azione e forma di lotta. In Provincia mancano circa 50 insegnanti: "a settembre rischiamo il caos"
“L’ennesimo atteggiamento di chiusura al confronto, assunto dal Miur durante la definizione di un accordo nazionale che si stava faticosamente costruendo, ha determinato l’impossibilità di concludere positivamente la sequenza prevista per definire contrattualmente le procedure, le modalità e i criteri attuativi per l’assegnazione alle scuole dei docenti titolari di ambito”: così Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal Piemonte denunciano il merito e il metodo del provvedimento unilaterale emanato dal Ministero.
Come già dichiarato dalle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali, sono in gioco la dignità dei docenti e la libertà d’insegnamento. Il rischio è di rendere strutturale la precarietà poiché viene meno il diritto ad una titolarità di scuola. La procedura, secondo i sindacati, presenta molteplici profili di incoerenza e contraddizioni giuridiche, in quanto non sono garantite trasparenza e oggettività di procedura. I dirigenti scolastici sono lasciati soli di fronte a responsabilità che diventano personali.
“Se il solo scopo è quello di attuare una norma che in più occasioni abbiamo giudicato sbagliata, la fretta e la mancanza di garanzie determina gravi violazioni nei confronti dei lavoratori ed aggrava il rischio di contenzioso. Insieme, ed in accordo, con le segreterie nazionali siamo pronti ad intraprendere ogni azione politica e legale che si rendesse necessaria a tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori coinvolti” dichiarano i sindacalisti Aschiero, Penna, Meli e Coviello.
Per i sindacati con questo ultimo atto si conclude un anno caratterizzato da crescente incertezza ed estremo disorientamento per la scuola italiana e per quella piemontese. E l’inizio del prossimo anno scolastico si preannuncia ancora più caotico ed a grave rischio di non regolare avvio per l’affastellarsi di errori, rinvii e pesanti tagli agli organici del personale.
Proprio in questi giorni stanno denunciando ed intervenendo su situazioni gravemente che ritengono “illegittime e confuse: i trasferimenti della scuola dell’infanzia e primaria che evidenziano errori procedurali. il ritardo dei pagamenti delle supplenze dei docenti precari, il lento e trascinato avvio di tutte le operazioni propedeutiche al nuovo anno scolastico. l’intervento a gamba tesa del Ministero dell’Economia che ha stoppato il pagamento delle ore eccedenti dei docenti di ruolo nei mesi di luglio e agosto, il faticoso procedere della macchina dei concorsi, la gravissima situazione degli organici dei docenti per i quali mancano 553 posti in organico di fatto e si paventano problemi altrettanto pesanti per il personale Ata. Un quadro piemontese e nazionale disastroso che conferma il fallimento della Buona scuola”. A livello provinciale, su 70 insegnanti richiesti, ne sono stati assegnati solo 28, dice Carlo Cervi di Cisl Scuola. “Senza contare il personale Ata e amministrativo. Oltre metà delle dirigenze – continua – non sono state assegnate e si va avanti con le reggenze”. Insomma, una situazione sempre più pesante e difficile da sbloccare. “Abbiamo chiesto un incontro con la dirigenza scolastica provinciale, e siamoin attesa di una convocazione per avere il quadro più chiaro“, conclude Cervi.
“Non si sono esaurite le graduatorie, non si è risolto il problema del precariato, né ridotto il ricorso alle supplenze. Ecco le ‘false promesse’ della Legge 107. Ed a settembre sarà il caos”: Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Piemonte denunciano anche il perdurare della situazione di inadeguato riconoscimento e penalizzazione sul piano retributivo del personale scolastico e di tutti i lavoratori pubblici, che può essere risolta solo con un immediato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.
I sindacati hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale scolastico e, in mancanza di risposte nazionali e territoriali, non escludono alcuna azione e forma di lotta.