Cala la cassa, ma non aumenta il lavoro
I dati diffusi recentemente dalla Uil e dalla Cisl evidenziano in provincia di Alessandria un calo significativo delle ore autorizzate. Però pesano gli effetti legislativi e il risultato non è della ripresa economica
I dati diffusi recentemente dalla Uil e dalla Cisl evidenziano in provincia di Alessandria un calo significativo delle ore autorizzate. Però pesano gli effetti legislativi e il risultato non è della ripresa economica
Guglielmo Loy, segretario generale confederale Uil, mette invece l’accento sugli effetti degli ultimi provvedimenti: “Quando il calo delle ore di cassa integrazione è frutto di novità legislative che ne riducono tempi e modalità di utilizzo, non crediamo si possa sostenere che sia diminuita la sofferenza del sistema produttivo”. Quindi il Servizio politiche attive e passive del lavoro evidenzia altri “elementi preoccupanti” come quello della cassa straordinaria che “avendo meno degli altri risentito dei cambiamenti legislativi in tema di ammortizzatori sociali, è l’unica gestione ad aver registrato una crescita (+12,6 per cento)”. C’è poi il numero medio mensile di lavoratori in cassa integrazione “che continua a mantenersi a livelli altissimi”. La Uil è chiara nell’analisi relativa alle ripercussioni degli interventi legislativi di razionalizzazione degli ammortizzatori sociali che “sono evidenti se si guarda ai dati della cassa integrazione ordinaria che registra una flessione nazionale del 31,1 per cento e, in misura più forte, della deroga (-35,1 per cento). Questi sono i primi effetti, non di una ripresa del sistema produttivo, bensì della riforma del sistema degli ammortizzatori sociali che ha introdotto nuove procedure per l’accesso all’ordinaria rallentandone in questi primi sei mesi l’utilizzo da parte delle aziende, ma anche della prossima scomparsa della deroga (ridotta attualmente a tre mesi)”. Il dato nazionale trova una coincidenza con i trend in provincia di Alessandria. Un territorio che appartiene a una delle regioni che insieme alla Lombardia sono state interessate dall’aumento delle ore richieste di cassa. Piemonte e Lombardia sono le realtà che in valori assoluti “continuano ad assorbire il maggiore quantitativo di ore di cassa”.