Comuni in rivolta: stop all’ecotassa sui rifiuti
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Comuni in rivolta: stop all’ecotassa sui rifiuti

Stop alla legge regionale che introduce l'ecotassa sui rifiuti. La richiesta arriva da Anci, associazione comuni d'Italia ed è rivolta al presidente della Regione Piemonte Chiamparino. La protesta si è levata forte anche da Alessandria: ieri i vertici del Csr, consorzio del novese, ovadese, acquese e tortonese, hanno incontrato l'assessore Valmaggia per avere chiarezza sulla misura dell'aumento

Stop alla legge regionale che introduce l'ecotassa sui rifiuti. La richiesta arriva da Anci, associazione comuni d'Italia ed è rivolta al presidente della Regione Piemonte Chiamparino. La protesta si è levata forte anche da Alessandria: ieri i vertici del Csr, consorzio del novese, ovadese, acquese e tortonese, hanno incontrato l'assessore Valmaggia per avere chiarezza sulla misura dell'aumento

PROVINCIA – Stop alla legge regionale che introduce l’ecotassa sui rifiuti. La richiesta arriva da Anci, associazione comuni d’Italia ed è rivolta al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
In tema di conferimenti in discarica e Anci ha infatti presentato un emendamento che “si propone innanzitutto – si legge nel testo dello stesso – di determinare con un significativo aumento i nuovi importi del tributo speciale, anticipando al 2017 i principi di perequazione previsti dalla normativa statale e dalla pianificazione regionale di settore”.
Una forte voce di protesta si era levata anche dalla provincia di Alessandria, “maglia nera” in fatto di raccolta differenziata. La ratio del tributo, che ricadrà sulle quote che i consorzi versano per il conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica, avrebbe dovuto essere appunto quella di incentivare la differenziata e premiare i comuni virtuosi. Ma, così come è stata concepita al momento, ha più il sapore di una mazzata che ricadrà sui cittadini.
Secondo Fabio Barisione, presidente del Csr, consorzio del bacino novese, ovadese, acquese e tortonese, la tassa potrebbe passare da 5 euro a 25, cinque volte tanto, tra il 2017 e il 2019. Con l’introduzione della tassa prevista, Srt, la società pubblica gestore delle discariche consortili di Novi Ligure e Tortona, potrebbe dover versare alla Regione oltre 2 milioni di euro per il conferimento in discarica dei rifiuti, contro gli 860 mila euro attuali.

Ma secondo la Regione l’aumento è inferiore
. Per fare chiarezza sui numeri, ieri i rappresentanti del Consorzio si sono incontrati con l’assessore regionale Valmaggia insieme con i due consiglieri della zona Walter Ottria e Domenica Ravetti. “Si è stabilito che entro sette giorni si dovrà riunire una commissione tecnica per determinare la quantità di rifiuti che i comuni del consorzio conferiscono in discarica”, dice Ravetti. Il consigliere non ha dubbi però sul fatto che “l’applicazione della ecotassa va resa graduale negli anni, per consentire i consorzi di andare a regime nella racconta differenziata, che va incentivata”.
La Regione, nel recente piano rifiuti, ha infatti fissato il raggiungimento della quota del 70% di raccolta selezionata e differenziata per tipologie. La Provincia di Alessandria è ancora distante da questo obiettivo. Siamo al 48,57% e 527 chili anni di rifiuti procapite, contro una media regionale del 53,5%. Nel bacino Novi-Ovada-Tortona-Acqui è anche inferiore, ferma al 44%.

“Non c’è dubbio che il Consorzio abbia percentuali alte di produzione rifiuti e percentuali basse in fatto di raccolta differenziata – ammette Barisione – ma proprio con gli ultimi bandi di affido sono stati approvati i piani industriali delle diverse società (Acos Ambiente, Cinque Valli, Econet, ndr) prevedendo un cambiamento graduale, per arrivare a regime del 70% di differenziata entro un paio di anni”. Colpire in questa fase di imminente cambiamento i cittadini con un aumento delle tasse, “è controproducente”, sostiene il presidente Barisione.
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