Settantadue anni dall’eccidio della Benedicta: la manifestazione in ricordo
La celebrazione del 72esimo anniversario delleccidio della Benedicta, oltre alle consuete commemorazioni, proporrà due novità questanno: il sentiero della pace e la mostra Variazioni in logo. Tredici anni di manifesti per la Benedicta
La celebrazione del 72esimo anniversario dell?eccidio della Benedicta, oltre alle consuete commemorazioni, proporrà due novità quest?anno: ?il sentiero della pace? e la mostra ?Variazioni in logo. Tredici anni di manifesti per la Benedicta?
Saranno presenti e porranno i loro saluti Gian Pietro Armano, presidente dell’associazione Memoria della Benedicta; Massimo Bisca, in rappresentanza delle Anpi (associazione nazionale partigiani d’Italia) provinciali Alessandria e Genova; Stefano Persano, sindaco di Bosio; Maria Rita Rossa, presidente della Provincia di Alessandria. L’orazione ufficiale sarà tenuta da Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente nazionale Anci (associazione nazionale comuni italiani).
Accompagnerà la solenne commemorazione la banda musicale “Soc N. S. della Guardia” di Genova Pontedecimo.
Novità di quest’anno saranno “il sentiero della pace” – sarà possibile effettuare, con la collaborazione dei guardiaparco di Capanne di Marcarolo, un percorso guidato che unirà l’esplorazione naturalistico-ambientale alla riflessione sulle vicende e gli snodi storici che hanno coinvolto nei secoli questa parte di Appennino – e la mostra “Variazioni in logo. Tredici anni di manifesti per la Benedicta”.
Presso la Cascina Pizzo le opere di Gianni Stefanutto saranno protagoniste di questa particolare esposizione dedicata, una raccolta dei suoi manifesti realizzati finora per l’anniversario di aprile e il concerto di giugno. I visitatori delle “Variazioni in logo” potranno vedere come e valutare quanto il grafico-artista sia riuscito nel suo intento.
Originate da uno stesso punto sulla sinistra si dipartono due linee curve. Quella superiore disegna il profilo di un monte, il Tobbio, come si vede dai ruderi della cascina Benedicta su cui incombe. L’altra il profilo di un volto umano, rivolto al monte e al cielo. Le due linee delimitano un’area informe bianca, come un raggio di luce che attraversa la tenebra, come uno squarcio nel tessuto dello spazio-tempo. Questo il logo creato al principio da Gianni Stefanutto: una sintesi efficace dell’evento che vuole ricordare. Niente enfasi, niente retorica, nessuna monumentalità, nessuna “potenza del gesto”, ma piuttosto la (onni)potenza della quiete, del silenzio: l’Uomo sepolto in un sonno/sogno di pace.
Da quando ha creato il logo per l’associazione Memoria della Benedicta a oggi, anno dopo anno, Stefanutto ha costruito manifesti, dépliant, inviti, copertine, lavorando su di esso, in una inesauribile serie di variazioni, riproponendolo ogni volta come il vero soggetto, la cosa essenziale da dire, da far conoscere.