Segnali di risveglio. A Sinistra qualcosa si muove anche qui…
Home
Giorgio Barberis - redazione@alessandrianews.it  
14 Novembre 2015
ore
00:00 Logo Newsguard

Segnali di risveglio. A Sinistra qualcosa si muove anche qui…

Partiti e movimenti di Sinistra hanno un ruolo significativo un po' in tutta Europa. In Italia no. O meglio, non ancora, visto che qualcosa si sta finalmente muovendo

Partiti e movimenti di Sinistra hanno un ruolo significativo un po' in tutta Europa. In Italia no. O meglio, non ancora, visto che qualcosa si sta finalmente muovendo

OPINIONI – Non si poteva continuare così. Partiti e movimenti di Sinistra hanno un ruolo significativo un po’ in tutta Europa, da Syriza al governo in Grecia all’alleanza frentista maggioritaria in Portogallo, dalla Linke tedesca al Front de Gauche d’Oltralpe, da Podemos e Izquierda Unida in Spagna al Labour di Jeremy Corbin nel Regno Unito. In Italia no, apparentemente nessuno spazio tra il PD di Renzi, al governo con il Nuovo Centro Destra, e il Movimento 5 Stelle della premiata ditta Grillo-Casaleggio. Ma qualcosa sta cambiando. Segnali, appunto. Che però danno una qualche speranza a un popolo rimasto senza casa.

In Parlamento Sel e i fuoriusciti del PD hanno dato vita a un nuovo “contenitore” denominato Sinistra Italiana, che al momento non è nient’altro che un inedito gruppo parlamentare, ma che ha destato una discreta attenzione mediatica e una qualche speranza in molti militanti. Questa iniziativa, per la verità, si colloca in un progetto più ampio, a cui stanno lavorando diversi soggetti della galassia dispersa della Sinistra nel nostro Paese, da Rifondazione Comunista alla stessa Sel, da “Act!” a “Futuro a Sinistra”, dai civatiani di “Possibile” all'”Altra Europa con Tsipras”, che dopo aver superato il quorum del 4% alle elezioni europee – ridando un po’ di speranza a quel popolo left wing sempre più confuso – ha vissuto un periodo decisamente travagliato. Il primo passo è stata la firma di un documento comune intitolato «Noi ci siamo» (invero ancora piuttosto generico, ma l’importante era incominciare, dopo il grave ritardo accumulato), e la prefigurazione di un percorso condiviso, con un appuntamento inaugurale già definito: a metà gennaio (più precisamente dal 15 al 17) è prevista una grande assemblea che dovrà vedere il varo ufficiale della nuova costituente della Sinistra, finalizzata a dare un nome e dei contenuti precisi alla “Cosa rossa” più volte evocata in questi mesi, ma finora mai realizzata in concreto.

Oltre a ciò, in campo c’è la Coalizione sociale promossa da Maurizio Landini, Segretario generale della Fiom, che in questa fase – almeno a parer nostro – ha un ruolo imprescindibile, e che ha indetto sabato prossimo (il 21 novembre) un’importante manifestazione a Roma contro la legge di stabilità e a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Molto precisi gli obiettivi della mobilitazione (che peraltro ha anche un bel nome, «Unions! Per giuste cause»): lotta contro il Job’s Act che ha reso più facili i licenziamenti (l’informazione mainstream continua a dire che sono aumentate le assunzioni a tempo indeterminato, ma è una falsità, per il semplice fatto che non esistono più contratti, appunto, a tempo indeterminato!), contro lo Sblocca Italia, contro la cosiddetta “Buona scuola”, contro la politica della disuguaglianza e le scelte del Governo di Renzi, che tra annunci e vuota retorica efficientista, guarda sempre di più a destra. Si chiedono, al contrario, investimenti pubblici e privati per modernizzare il Paese e per creare nuova occupazione stabile, un contratto nazionale per tutti, la riduzione delle tasse sul lavoro, un impegno più forte contro l’evasione fiscale e la dilagante corruzione, la modifica del sistema pensionistico contributivo puro e l’introduzione di un “reddito di dignità” (con assonanze interessanti rispetto alla recente proposta del presidente dell’Inps Tito Boeri), la fine delle politiche di austerità e, più in generale, la difesa e la riaffermazione dei principi della nostra Costituzione.

Un buon programma per un nuovo inizio. La strada è lunga, ma forse il cammino è ripreso..
 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione