Una nuova epoca geologica: l’Antropocene
L'aspetto della Terra è stato modificato dalla presenza della vita fin dalla sua comparsa. L'estinzione di molte specie causata da molteplici fattori come la modificazione degli habitat, dai cambiamenti climatici, l'immissione di specie aliene, caccia e pesca non controllate sarà un altro dato che rimarrà registrato come un importante evento nella storia della vita sulla Terra
L'aspetto della Terra è stato modificato dalla presenza della vita fin dalla sua comparsa. L'estinzione di molte specie causata da molteplici fattori come la modificazione degli habitat, dai cambiamenti climatici, l'immissione di specie aliene, caccia e pesca non controllate sarà un altro dato che rimarrà registrato come un importante evento nella storia della vita sulla Terra
L’aspetto della Terra è stato modificato dalla presenza della vita fin dalla sua comparsa e ad esempio una prima forma di “inquinamento” è stata prodotta miliardi di anni fa dai primi batteri che praticavano la fotosintesi ed hanno saturato il mare di ossigeno causando la scomparsa o la relegazione in ambienti marginali di tutti quegli esseri viventi per i quali l’ossigeno era tossico.
Tuttavia l’uomo è il primo essere vivente che cambia in modo consapevole l’aspetto dell’intero pianeta e le sue tracce ormai rimarranno registrate moltissimo tempo, seppur fatte in un intervallo di tempo infinitesimale della storia della Terra.
L’ Homo Sapiens infatti ha già lasciato diversi segni globali della sua presenza che rimarranno registrati per parecchio tempo:
- un cambiamento della composizione dell’atmosfera con l’immissione di CO2 ed altri gas serra;
- l’estinzione diffusa di parecchie specie animali e vegetali;
- l’alterazione della sedimentazione ed erosione per cambiamenti nell’uso del suolo;
- la presenza di isotopi radioattivi legati alle esplosioni nucleari in atmosfera tra gli anni ’40 e ’70.
La presenza dell’uomo rimarrà anche registrata anche al di fuori della Terra con le varie sonde lanciate fuori dal sistema solare che viaggeranno per centinaia di migliaia o milioni di anni e saranno ancora presenti anche quando molto probabilmente la nostra specie non ci sarà più.
Non c’è ancora unanimità su quale sia la “data” in cui collocare l’inizio dell’antropocene che in genere varia fra metà ottocento (Rivoluzione Industriale) e gli anni 50 del secolo scorso (esplosioni nucleari) ma in una prospettiva di lunga scadenza questo è solo un dettaglio di poco conto.
Il fatto di essere un organismo consapevole ci permette anche di capire quanto grave sia la nostra azione e capire quindi che possiamo anzi dobbiamo cercare di ridurre il nostro contributo negativo anche per noi stessi all’antropocene.
È noto ormai l’aumento di CO2 per le emissioni antropiche che sta causando un cambio climatico i cui effetti maggiori si devono ancora fare sentire che verranno riassorbiti in centinaia se non migliaia di anni.
Un altro aspetto preoccupante è la quantità di plastica presente nei nostri mari: una recente ricerca ha mostrato come i polimeri plastici sono entrati nella catena alimentare marina.
L’estinzione di molte specie causata da molteplici fattori come la modificazione degli habitat, dai cambiamenti climatici, l’immissione di specie aliene, caccia e pesca non controllate sarà un altro dato che rimarrà registrato come un importante evento nella storia della vita sulla Terra.
Una piccola divagazione di fantasia… daremo una buona impressione?
Immaginiamo che la nostra specie per qualche ragione si estingua e che fra milioni di anni un’altra specie possa compiere ciò che ha fatto la nostra e sviluppare una civiltà meno impattante della nostra, quando troveranno le tracce fossili della nostra presenza e ricostruiranno la storia della nostra specie che idea si faranno di noi ? Abbiamo ancora modo di non fare una brutta figura?
Fonti: