L'ospedale di Ovada
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Ospedale: le richieste dell’Osservatorio Attivo
L'associazione di volontariato mette nero su bianco le esigenze del territorio ovadese: un pronto soccorso vero e proprio, la ripresa di un'attività di day e week surgery
L'associazione di volontariato mette nero su bianco le esigenze del territorio ovadese: un pronto soccorso vero e proprio, la ripresa di un'attività di day e week surgery
OVADA – “Ritorno al Pronto Soccorso del Punto di Primo Intervento a 24 ore attualmente attivo, ripresa di attività di Chirurgia in day o week surgery per patologie minori, di ambulatorio di Ortopedia, di mantenimento del reparto di Medicina con DH oncologico, di RSA (lungodegenza) a struttura semplice”. L’Osservatorio Attivo, l’associazione nata anni fa per monitorare la situazione della sanità ovadese e difendere l’ospedale cittadino, torna a farsi sentire e fa le sue richiesta in vista del consiglio comunale aperto previsto per venerdì presso la Soms. A motivare le richiesta è il presidente, Padre Ugo Barani. “L’ospedale – spiega – è in zona disagiata del tutto priva di collegamento con mezzi pubblici agli altri ospedali della provincia. Ospedale, Distretto e Consorzio Servizi Sociali rappresentano punti cardine imprescindibili e inseparabili tra loro nel sistema sanitario locale e che vanno tutelati nella specificità dei ruoli e delle funzioni assegnati”. Il timore è che nonostante il rilevante numero di persone anziane che necessitano di cure, si vada verso un ulteriore taglio dei servizi. “Per questo – conclude Barani – ci si augura che le Istituzioni agiscano secondo una logica di “esigenze del territorio” e l’Osservatorio Attivo sarà a loro fianco per questa battaglia nella difesa dei servizi e dei cittadini.