Intercity a rischio cancellazione, mobilitazione unanime
Fino a che non entrerà in vigore, a dicembre, il nuovo orario invernale delle ferrovie, sembra palesarsi uno stallo, ma la situazione rimane precaria: Trenitalia sta operando in deroga al contratto di servizio, scaduto a fine 2014, facendo circolare i treni Intercity che collegano Genova a Torino e Milano e senza il nuovo accordo con il ministero dei Trasporti è lincertezza a predominare
Fino a che non entrerà in vigore, a dicembre, il nuovo orario invernale delle ferrovie, sembra palesarsi uno stallo, ma la situazione rimane precaria: Trenitalia sta operando in deroga al contratto di servizio, scaduto a fine 2014, facendo circolare i treni Intercity che collegano Genova a Torino e Milano e senza il nuovo accordo con il ministero dei Trasporti è l?incertezza a predominare
Piemonte e Liguria avevano aperto una trattativa con l’ex ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi,
sulla possibilità di dimezzare le 4 coppie di Intercity tra Torino e Genova e di usare i soldi risparmiati, circa 3,5 milioni, per potenziare i regionali Torino-Savona e Cuneo Ventimiglia. L’accordo non è stato raggiunto poiché le trattative si sono interrotte con il cambio di ministro.
E l’inquietudine non è tutta rivolta alla sola tratta Torino-Genova. In bilico ci sono anche 22 convogli sulla Genova-Milano, secondo quanto denunciato da Assoutenti, che facendo la conta degli Intercity a rischio cancellazione, ne ha individuati 84 a livello nazionale se ministero e Trenitalia non sottoscriveranno un nuovo contratto di servizio.
Mobilitazione unanime
Sul problema piovono interrogazioni parlamentari, richieste di incontro con l’assessore Balocco e di chiarimenti. Se si decidesse per la cancellazione, Balocco ha chiesto il potenziamento del servizio dei regionali veloci in funzione sulla tratta in sostituzione degli Intercity soppressi. “Una soluzione che consentirebbe di fatto di garantire gli attuali livelli del servizio ma a metà costo – sottolineano i consiglieri regionali Pd Domenico Ravetti e Valter Ottria – e con minori esborsi anche per i viaggiatori, che non dovrebbero più pagare il supplemento. In pratica si tratterebbe di trasferire sul contratto di servizio fra Trenitalia e Regione Piemonte circa il 50 per cento del corrispettivo economico che lo Stato trasferisce oggi a Trenitalia per i servizi Intercity e che ammonta a circa 13 milioni di euro”. Al loro appello a risolvere in tempi brevi la questione, si uniscono le segreterie provinciali del Pd, che chiedono “alla segreteria regionale del Partito Democratico del Piemonte e alla giunta del presidente Chiamparino di intervenire per risolvere quella che rischia di essere un ulteriore difficoltà per la già non buona situazione dei trasporti alessandrini”.
Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, commenta duramente la ventilata ipotesi di soppressione degli Intercity sulla Torino-Genova: “Se ciò venisse confermato – dichiara il primo cittadino novese – arebbe una sciagura nei rapporti tra Liguria e Piemonte, e lo sarebbe ancora di più per i pendolari che utilizzano tali treni per recarsi sui luoghi di lavoro e di studio. Contro tale ipotesi, che non andrebbe certo a migliorare i conti del trasporto pubblico, l’amministrazione comunale novese si batterà con tutti i mezzi possibili”.
Richiesta di chiarimenti
E a proposito di Alessandria, è la presidente della Provincia e sindaco della città Maria Rita Rossa ad aver chiesto un incontro con Balocco. “Il taglio dei collegamenti è un problema molto grave per il nostro territorio – sottolinea Rossa – e deve essere compensato con l’introduzione di tratte regionali per escludere il blocco del trasporto pubblico verso Torino, Genova e Milano”.
La questione è finita al centro di un’interrogazione al Ministero dei Trasporti da parte della parlamentare Pd Cristina Bargero. “Il governo torni indietro e tenga conto delle esigenze degli utenti di Piemonte e Liguria. La tratta Torino-Genova è utilizzata da molti pendolari e cittadini delle province di Torino, Asti Alessandria e Genova cui deriverebbe un grave disagio, con un impatto negativo sia dal punto di vista economico per i cittadini e per i territori interessati che dovrebbero ricorrere a forme di mobilità privata, sia dl punto di vista ambientale con maggiori emissioni per lo spostamento dalla modalità di trasporto ferroviario a quella privata su gomma che ne deriverebbe. A tal fine ho predisposto un’interrogazione al ministero dei Trasporti perché il ministero mantenga il servizio Intercity tra i due capoluoghi o in seconda istanza accolga le richieste della Regione Piemonte”.