Transap, due giorni di trekking nell’Appennino
Si concluderà oggi a Varazze la prova di montagna che mette insieme trail e autosufficienza. Diciotto le coppie partite ieri da Ovada. A ideare la gara giunta alla terza edizione due ragazzi di Serravalle Scrivia innamorati dell'Appennino
Si concluderà oggi a Varazze la prova di montagna che mette insieme trail e autosufficienza. Diciotto le coppie partite ieri da Ovada. A ideare la gara ? giunta alla terza edizione ? due ragazzi di Serravalle Scrivia innamorati dell'Appennino
Si cammina anche di notte e per partecipare è necessario essere validi camminatori in buona salute e forma fisica, con esperienza e competenze di montagna.
A ideare l’iniziativa – che quest’anno giunge alla terza edizione – sono stati due ragazzi di Milano, Alessandro Baggia e Nicolò Cambiaso, che hanno casa anche a Serravalle Scrivia e che da sempre sono innamorati dell’Appennino ligure e piemontese. Non a caso, nel 2014 la gara partì da uno dei luoghi-simbolo di Serravalle, il santuario di Monte Spineto.
Alla Transap si partecipa a squadre formate da due persone, anche perché ogni coppia deve procurarsi da sé tutto l’equipaggiamento necessario per affrontare al meglio e in condizioni di sicurezza la corsa. A differenza di molte gare di trail, il percorso della Transappenninica si svolge in autosufficienza, vera e completa.
Tutto a piedi, ovviamente, pena la squalifica. “A piedi, perché è la velocità giusta per guardare le cose. C’è un sacco di roba da scoprire qui sull’Appennino – dicono gli organizzatori – Il percorso ricalca le antiche vie del sale che l’uomo ha usato per centinaia di anni e i sentieri dei partigiani tracciati durante la seconda guerra. Attraversa parchi naturali, vette, fiumi e torrenti splendidi“.
Ogni anno aumenta il numero delle coppie in gara: ieri da Ovada sono partite 18 squadre. E sono aumentate anche le persone che si occupano dell’organizzazione, come Andrea Ferrandi che aveva partecipato all’edizione 2013: “Una delle particolarità della Transap è l’elemento sorpresa: la località di partenza viene comunicata solo pochi giorni prima del via. Quella di arrivo solamente 12 ore prima dello start. Il percorso può essere scelto dalle coppie in gara, che sono tenute solo a passare per due punti di controllo: non è detto dunque che a vincere sia la coppia più veloce. Saper “leggere” il territorio (e la cartina!) è un elemento fondamentale”.