Fisiatria: Lantero scrive ai vertici Asl
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Redazione Ovadese  
19 Settembre 2015
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Fisiatria: Lantero scrive ai vertici Asl

Nel documento che arriva dopo l'esame del piano di riorganizzazione dell'ospedale le istanze del territorio: "Chiederemo che sia rispettato nei contenuti quanto messo sulla carta"

Nel documento che arriva dopo l'esame del piano di riorganizzazione dell'ospedale le istanze del territorio: "Chiederemo che sia rispettato nei contenuti quanto messo sulla carta"

OVADA – E’ partita ieri la lettera inviata dal Comune di Ovada alla dirigenza dell’Asl. Nel contenuto le istanze dell’Ovadese a proposito del piano di riorganizzazione del sistema sanitario provinciale. Più che alle definizioni si guarda ai contenuti. E solo dopo si darà un parare definitivo sull’intera partita. “Il piano – precisa Paolo Lantero, sindaco di Ovada – l’abbiamo accettato con riserva. A proposito del Pronto Soccorso siamo d’accordo con quanto scritto nel documento. E se c’è la possibilità di recuperare qualcosa è in ragione dello status di ospedale d’area disagiata riconosciuto dalla Regione. Ora ci preoccuperemo di chiedere, anche con forza, il rispetto dei parametri”. Più complessa la questione legata alla Fisiatria. Il piano inserisce l’ospedale di Ovada in dipartimento strutturale della riabilitazione con quello che a tutti gli effetti è un reparto di lungo degenza. “Avrà un primario – spiega Lantero – e specificamente rivolto a pazienti con quelle problematiche”.

Nella riorganizzazione dei distretti, quello di Ovada sarà accorpato con Acqui Terme, e dei servizi socio sanitaria rientra l’assegnazione di un reparto di “Cardiologia territoriale, com’è stata definita dallo stesso direttore dell’Asl Gilberto Gentili. “Il progetto di integrazione – spiega Lantero – è sicuramente interessante e spero che l’Ovadese dia le risposte che l’Asl si attende. A proposito del distretto avrà sede in entrambi i centri zona, in modo che sia vicino a entrambi i territori”. I sindaci dell’Ovadese presenti all’assemblea, non hanno comunque espresso parere positivo sul provvedimento che contiene l’accorpamento.  

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