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Ospedale: i sindaci chiedono chiarimenti all’Asl
In una lettera si chiede in che modo l'azienda intende assicurare i requisiti imposti dalla legge per le strutture ritenute di area disagiata
In una lettera si chiede in che modo l'azienda intende assicurare i requisiti imposti dalla legge per le strutture ritenute di area disagiata
OVADA – Un documento che chiede chiarimenti all’Asl su come si intende dar seguito al riconoscimento di “ospedale di area disagiata” piovuto prima del rinnovo dei vertici aziendali sulla struttura cittadini. Una richiesta di ottemperare all’obbligo stabilito per legge di recuperare la Chirurgia che ha chiuso i battenti nel 2013 e ristabilire la situazione precedente anche per il pronto soccorso. La lettera è partita dai sindaci dell’Ovadese, dopo un incontro che aveva fatto seguito al vertice tenutosi proprio con il neo direttore dell’Asl, Gilberto Gentili. “Non facciamo polemica – spiega il sindaco ovadese, Paolo Lantero – semmai forniamo nostre riflessioni su come assicurare il livello dei servizi sanitari locali”. In questi giorni di incertezza cade il 25° anniversario della costruzione del nosocomio cittadino. Alle questioni legate all’ospedale si aggiungono anche gli interrogativi riguardo alla riorganizzazione di un distretto sanitario destinato ad essere accorpato con quello, più grande, di Acqui Terme. “Possiamo ragionare sugli aggiustamenti ma attendiamo il ritorno ai requisiti stabiliti dalla legge”, conclude Lantero a proposito dell’ospedale. Gli sviluppi sono attesi in settimana.