“Zona Rossa”: riflessioni su ebola e la sanità nel mondo
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Davide Notti - redazione@alessandrianews.it  
28 Agosto 2015
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“Zona Rossa”: riflessioni su ebola e la sanità nel mondo

Il libro racconta l'operato di Emergency in Sierra Leone durante l'ultima epidemia di Ebola e in parallelo la vicenda personale del medico contagiato lo scorso autunno. La lettura permette di capire come funziona la sanità a livello mondiale e di come l'occidente ignori problemi fino a che non lo interessino direttamente

Il libro racconta l'operato di Emergency in Sierra Leone durante l'ultima epidemia di Ebola e in parallelo la vicenda personale del medico contagiato lo scorso autunno. La lettura permette di capire come funziona la sanità a livello mondiale e di come l'occidente ignori problemi fino a che non lo interessino direttamente

OPINIONI – Questa non è una vera e propria recensione ma raccoglie alcune mie impressioni dopo la lettura da libro Zona Rossa di Roberto Satolli e Gino Strada (edito da Feltrinelli). Il libro racconta l’operato di Emergency in Sierra Leone durante l’ultima epidemia di Ebola e in parallelo la vicenda personale di Fabrizio Pulvirolenti, il medico di Emergency contagiato lo scorso autunno. La lettura del libro permette di capire come funziona la sanità a livello mondiale e di come l’occidente ignori problemi fino a che non lo interessino direttamente.

L’epidemia di Ebola iniziata nel marzo 2014 è stata sottovalutata fino all’agosto dello scorso anno quando ci si è accorti che era fuori controllo e che a differenza delle precedenti limitate a poche persone in villaggi isolati questa interessava 3 paesi (Liberia, Sierra Leone e Guinea) e migliaia di persone. Da quel momento il panico arriva anche in occidente che solo allora si mobilita. L’epidemia cresce esponenzialmente fino allo scorso dicembre per poi rallentare e rientrare nel mese di aprile di quest’anno.

Quello che emerge è come i trattamenti riservati in occidente, anche solo di assistenza avanzata, sono negati in Africa e si dà per scontato che non si possa fare medicina di qualità anche lì. Per questo la mortalità di questo temibile virus in Africa può arrivare al 66 % mentre persone contagiate e ritornate in occidente si ferma “solo” al 20 %.

Spesso sul campo, si riscontra anche l’ottusità o anche delle autorità mediche locali e internazionali che non sempre capiscono l’approccio di Emergency nel curare in Africa con standard “occidentali”.  Emerge l’importanza di un sistema di ricerca e di sanità pubblica che, libero da intessi economici, possa progredire nella medicina nell’interesse di tutti. Questo vale dappertutto senza ricerca ed una sanità pubblica non ci sarebbe l’interesse a produrre cure per malattie rare o per i Paesi poveri. Ed è ridondante ricordare che i costi per avere un sistema che possa garantire una sanità decente per tutti su tutto il pianeta sarebbe notevolmente inferiori a quello delle spese militari.

Interessanti considerazioni infine sulla nuova forma di colonialismo cinese che si aggiunge a quello europeo e occidentale: più soft ma sempre legato all’accaparramento delle risorse.  Non è mancato chi ha approfittato della paura dell’ebola per fare la sua propaganda contro l’immigrazione e gli sbarchi e non sono mancati infine poi i soliti complottisti che ritengono Ebola un complotto ordito dalle multinazionali o di enti segreti.

Le ultime notizie parlano di risultati incoraggianti sulla sperimentazione di alcuni vaccini oltre a vari studi che vengono portati avanti. Ora che l’epidemia è rientrata le luci dei riflettori dei media si sono spente anche su tutti i problemi economici e sociali causati a catena dal virus su paesi già poveri e provati. Si spera che la lezione di questa epidemia sia stata un poco utile per capire che i problemi anche nel più distante angolo del mondo prima o poi riguardano tutti e per questo non si può ignorarli.

Sabato 29 agosto dalle 10 alle 17 il Gruppo Emergency di Alesssandria sarà presente con banchetto informativo  e raccolta fondi al  mercatino e festa del  gas (Gruppo di Acquisto Solidale) di Tortona a Volpedo. Qui il programma della manifestazione

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