A spasso per i Borghi più belli d’Italia
Al club nato per valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri al di fuori dai flussi turistici appartengono anche Volpedo, la patria di Pellizza, uno dei più grandi pittori italiani tra Otto e Novecento, e Garbagna, il cui centro storico ricordai borghi liguri
Al club nato per valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri al di fuori dai flussi turistici appartengono anche Volpedo, la patria di Pellizza, uno dei più grandi pittori italiani tra Otto e Novecento, e Garbagna, il cui centro storico ricordai borghi liguri
PROVINCIA – Ci sono anche due paesi della provincia tra i Borghi più belli d’Italia, il club nato nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell´Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, un’iniziativa nata dall’esigenza di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani per la grande parte emarginati dai flussi turistici. Il club si prefigge di garantire attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione un patrimonio di monumenti e di memorie che altrimenti andrebbe perduto.
Iniziamo da Volpedo, la patria di Pellizza, uno dei più grandi pittori italiani tra Otto e Novecento. La fisionomia ottocentesca è ben riconoscibile e permette al visitatore di seguire un itinerario tra arte e paesaggio sui luoghi pellizziani. Si parte dallo Studio fatto costruire da Pellizza nel 1888, dopo aver deciso di vivere e operare nel paese natale, pur restando in contatto con le grandi correnti artistiche internazionali. L’atelier, che era per l’artista luogo di lavoro ma anche di studio e di incontro con gli amici, quando non gli era possibile dipingere en plein air, è aperto al pubblico e si presenta come un contenitore prezioso delle memorie di Pellizza. I luoghi del pittore rivivono attraverso le riproduzioni in grande formato di dieci opere disseminate nel borgo e collocate in punti selezionati, a diretto confronto con gli scorci di paesaggio che le hanno ispirate.


A dominio del paese i resti imponenti del Castello. La Chiesa, dedicata a San Giovanni Battista, è il rifacimento settecentesco della primitiva pieve romanica dell’XI secolo. All’interno sono contenute pregevoli opere, accanto ad un organo moderno, se ne conserva un altro del Seicento (il più antico della Diocesi Tortonese), un autentico gioiello dell’arte organaria italiana. Su piazza Doria l’Oratorio di San Rocco. A monte del paese, in località Lago di Feiga, il Santuario della Madonna del Lago.