Terzo Valico inutile? Rossa e Borioli rispondono
Dopo le dichiarazioni di Fabrizio Palenzona sulla realizzazione del Terzo Valico, intervengono il sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, Rita Rossa, e il senatore Borioli. Rossa: "Alessandria non è più disponibile a sopportare sacrifici senza ottenere un rilancio concreto ed immediato dei propri settori economici"
Dopo le dichiarazioni di Fabrizio Palenzona sulla realizzazione del Terzo Valico, intervengono il sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, Rita Rossa, e il senatore Borioli. Rossa: "Alessandria non è più disponibile a sopportare sacrifici senza ottenere un rilancio concreto ed immediato dei propri settori economici"
“La realizzazione del terzo valico – dichiara – può essere un’importante occasione di sviluppo del nostro territorio solo se accompagnata da un’azione incisiva di programmazione economica e logistica del corridoio 6 Genova / Rotterdam e di tutti gli interventi infrastrutturali, urbanistici e produttivi ad esso collegati. Numerosi studi e programmi sono disponibili per definire una volta per tutte l’effettiva possibilità di realizzare un’opera che serva davvero e che non resti una “cattedrale nel deserto”. Purtroppo, Provincia e Comune di Alessandria hanno visto con rammarico tramontare gli sforzi del tavolo tecnico / politico, rappresentato dalla Fondazione SLALA, a causa della scarsa volontà di alcuni partecipanti chiave a passare alla fase operativa. Ritengo che la Fondazione SLALA possa essere ancora oggi il soggetto più idoneo per il coordinamento delle iniziative al riguardo e per garantire una concreta possibilità di successo, ma occorre che tutti i Partecipanti al nuovo tavolo di SLALA, a partire dalla Regione Piemonte che è apparsa molto latitante durante la precedente legislatura regionale, facciano veramente la loro parte con accordi-programma che da subito impegnino risorse finanziarie e umane per l’attuazione complessiva degli interventi”.
“Solo così – prosegue – sarà possibile evitare un corto circuito del tipo: “il terzo valico non serve perché il porto di Genova non è potenziato e il porto di Genova non è potenziato perché non c’è il terzo valico”. Non nascondo che l’Amministrazione Comunale stia perdendo la pazienza sull’intera questione. Con senso di responsabilità e con la speranza di aiutare il settore produttivo locale, abbiamo espresso il nostro parere favorevole all’utilizzo delle cave presenti sul territorio comunale per ospitare le terre e rocce da scavo delle lavorazioni, pur chiedendo in tutte le sedi la massima garanzia per la tutela della salute e dell’ambiente, Continuiamo ad assistere ad un balletto di posizioni e di comportamenti, anche a carattere istituzionale, che esprimono più incertezza che condivisione. Alessandria attende da decenni il rilancio dello scalo ferroviario e dopo inutili promesse è giunto il momento di guardare in faccia la realtà: chiederemo alla Fondazione SLALA di convocare un’assemblea aperta a tutti i Soggetti istituzionali per verificare la loro disponibilità a sottoscrivere impegni concreti ed immediati sul fronte dell’intera programmazione territoriale legata al corridoio 6, in caso contrario valuteremo anche la possibilità di ritirare la nostra disponibilità a tutte le iniziative collegate alla realizzazione del terzo valico. Alessandria non è più disponibile a sopportare sacrifici senza ottenere un rilancio concreto ed immediato dei propri settori economici”.
“Ora, mentre i cantieri del Terzo Valico stanno per partitre – conclude – si profilano l’opportunità e insieme la necessità di riprendere quella programmazione. L’avvio dell’iter di adozione del Piano strategico dei porti e della logistica è l’occasione giusta. A patto che tutti gli attori ne siano consapevoli. A cominciare dalla Regione Piemonte, che deve tornare a giocare un ruolo da protagonista, non contrapponendo Novara, il cui ruolo nessuno mette in discussione, ma valorizzandone la complementarietà con le aree interportuali e retroportuali dell’Alessandrino”.