Paolo Campora: il tamburello rinasce coi giovani
Diverse generazioni a confronto, ma la spinta arriva da chi non ha visto gli anni d'oro della disciplina. E per l'anno prossimo si punta all'attività nelle scuole
Diverse generazioni a confronto, ma la spinta arriva da chi non ha visto gli anni d'oro della disciplina. E per l'anno prossimo si punta all'attività nelle scuole
Si gioca a tamburello la sera, specie ora che le giornate sono più lunghe. E le sfide improvvisate ricordano il modo in cui ci si confrontava quarant’anni fa. Solo che a giocare di fatto è chi di quel periodo non ha visto nulla, magari ha solo sentito raccontare. “Ho iniziato – spiega Marco Lerma – con Malaspina. Ed è un gioco che mi è subito piaciuto”. Lerma gioca a fondo campo, il ruolo più impegnativo che significa stare sulla corda a ogni scambio. Di fronte ci sono i ragazzi di Carpeneto: il bello è che, entro certi limiti, la disciplina ti permette di confrontarti andando anche oltre età e ora di esperienza sul campo. Mauro Bello ha vent’anni e sarà uno degli istruttori del campus estivo che inizierà il 22 giugno.
“Ho provato a fare altri sport – racconta – ma ora per me il tamburello è l’unico. Spero di trasmettere questa passione ai bambini che si iscriveranno alla settimana che stiamo organizzando”. La cosa più bella sarebbe tra qualche anno poter ripresentare una formazione composta dai ragazzi che stanno iniziando adesso.