“Nella sinistra a volte le persone sono anti-scientifiche?”
Persone culturalmente di sinistra spesso diffidano della scienza soprattutto in particolari settori pesando che ci sia sempre una collusione con poteri forti, multinazionali, eccetera... Certo anche nel mondo della scienza le persone disoneste o corrotte esistono ma da qui a non aver fiducia in un intero sistema ce ne passa
Persone culturalmente di sinistra spesso diffidano della scienza soprattutto in particolari settori pesando che ci sia sempre una collusione con poteri forti, multinazionali, eccetera... Certo anche nel mondo della scienza le persone disoneste o corrotte esistono ma da qui a non aver fiducia in un intero sistema ce ne passa
Pablo Echenique è anche un ricercatore in fisica del Csic (il Cnr spagnolo) è giusto un anno fa rilasciò un’intervista ad quotidiano on-line spagnolo. Un passaggio significativo è questo:
“Nella sinistra a volte le persone si pongono anti-scientifiche. Io credo che la gente che non fa parte del mondo scientifico percepisce la scienza come parte del sistema, come se fosse una banca. Non vede come lavorano gli scienziati in questo paese con sufficiente libertà senza condizionamenti del sistema economico. La persone dall’esterno non lo sanno, pensano che facciamo parte del nemico, del sistema economico oggi dominante. Per questo rifiutano l’autorità della scienza nello stesso modo in cui rifiutano l’autorità del Fondo Monetario Internazionale”.
Questo pezzo e l’intervista non vale solo per la Spagna ma anche per l’Italia e per Alessandria. Ovvero spesso capita che tante persone culturalmente di “sinistra” spesso diffidano della scienza soprattutto in particolari settori pesando che ci sia sempre una collusione con poteri forti, multinazionali, eccetera… Certo anche nel mondo della scienza le persone disoneste o corrotte esistono come in tutti i campi, fa parte delle natura dell’uomo, ma da qui a non aver fiducia in un intero sistema ce ne passa.
Per questo un recente discorso come quello di Elena Cattaneo al Senato sulla possibilità di fare ricerca pubblica sugli Ogm in campo aperto genera diffidenze e sospetti. Qualcuno le rimprovera di fare il proprio mestiere ma a sua volta fa un altro mestiere. O ricordiamo qualche anno fa anche il seguito mediatico di Giampalo Giuliani e le sue previsioni, senza alcun fondamento scientifico, sui terremoti dell’Aquila. Vittime dello stesso meccanismo, i pregiudizi, che porta le persone “di destra” o cattoliche a credere alla bufale o pseudo-notizie razziste sugli immigrati, o alle convinzioni etico-religiose, e che porta a scrivere cose come questa.
Da scala nazionale al locale ad esempio basta vedere i commenti anti-vaccinisti a questo articolo di Claudia Pessarelli su questo giornale, i sostenitori di scie chimiche nostrani che scrivono sulle bacheche di Nimbus. Un altro caso alessandrino dello scorso anno, a molti passato inosservato, è successo quando tutti i consiglieri comunali hanno sostenuto questa mozione per non patrocinare associazioni che prevedano ricerca con animali, salvo poi scegliere di non scegliere come nella migliore tradizione della classica ipocrisia all’italiana.
Credo che Silvia Bencivelli esprime un pensiero condivisibile: “Perché per me l’irrazionalità è di destra: è l’affidarsi a qualcuno che ti dice che cosa pensare, è seguire le mode, è fare di tutta l’erba un fascio. E le bandiere sono di destra. La scienza, invece, mi è sempre parsa costitutivamente di sinistra”.