Porazza dice addio. “Togliamo il disturbo”
Al termine del match tra Acqui e Valle d'Aosta è arrivato l'addio dell'ormai ex presidente dell'Acqui Pier Giulio Porazza
Al termine del match tra Acqui e Valle d'Aosta è arrivato l'addio dell'ormai ex presidente dell'Acqui Pier Giulio Porazza
ACQUI TERME – Più che una conferenza stampa, è stato un monologo, quello con cui il presidente Pier Giulio Porazza, alla fine della partita fra i bianchi e il Valleè d’Aoste ha annunciato il prossimo disimpegno della dirigenza da lui capeggiata, che per un anno, dal luglio 2014, ha guidato i bianchi.
Le cause dell’addio? Miscellanee: dalla crisi economica internazionale, alle critiche ricevute, che a detta del presidente hanno contribuito a creare artificiosamente un clima ostile intorno alla dirigenza. Ce n’è un po’ per tutti: dal sindaco Bertero ai giornalisti, e più in generale alla città che non ha risposto come gli investitori si sarebbero aspettati. Manca solo, forse, un po’ di autocritica.
Ecco comunque il testo integrale del comunicato stampa:
Dopo una non semplice trattativa abbiamo aderito alla richiesta sempre più pressante – ci era stato detto che non c’erano le risorse per affrontare il campionato di serie D – grazie all’interessamento del signor Sindaco che ripetutamente ci ha chiesto di aiutare l’Acqui Calcio, anche perché nessun altro si era fatto avanti. A questo punto l’investitore ha sciolto la riserva e su suo incarico abbiamo creato una società ad hoc che è diventata proprietaria al 100% dell’Acqui Calcio, nel frattempo trasformata in SRL. Bisogna ricordare che il progetto originale che ci era stato sottoposto prevedeva la presenza al 30% di imprenditori acquesi che poi all’ultimo hanno preferito ritirarsi.
Da luglio abbiamo iniziato con entusiasmo questo nuovo progetto e lo abbiamo portato avanti fino ad oggi. In questo anno tante cose sono successe. Dal mese di dicembre 2014 si sono scatenate tante polemiche spesso strumentali, che poco avevano a che fare con il calcio giocato, tanto da creare un clima sempre più ostile nei nostri confronti. Non abbiamo mai risposto alle provocazioni, alle polemiche, abbiamo accettato le critiche sia quelle costruttive (poche) sia quelle distruttive e faziose (troppe) e abbiamo continuato a lavorare in silenzio.
A gennaio sono poi iniziate le critiche che nel nostro gruppo c’era poca acquesità. Anche il Sig. Sindaco in più di una occasione ha rimarcato questo aspetto e anche in un’occasione pubblica ha evidenziato che l’Acqui Calcio era un bene della città. Nel mese di febbraio si è passati addirittura ha sostenere che l’Acqui Calcio doveva tornare agli acquesi. Abbiamo continuato lavorando ogni giorno con serietà, con dedizione e tanta buona volontà, ma anche con tanta amarezza.
Siamo arrivati alla fine del campionato: la prima squadra ha raggiunto il traguardo in classifica e una più che dignitosa decima posizione; la Juniores nazionale ha raggiunto il sesto posto nella classifica finale, risultato mai ottenuto nella storia dell’Acqui Juniores (complimenti al mister Ravizzoni, al suo staff e a tutti i ragazzi); i Giovanissimi 2000 hanno vinto il campionato provinciale (complimenti al Mister Iacobuzzi e ai suoi ragazzi). Questi i risultati sportivi ottenuti.
Adesso, considerata la congiuntura economica particolarmente difficile a livello internazionale e preso atto delle continue polemiche, spesso rumorose ed eclatanti, tanto da avere eccessiva risonanza mediatica, visto il clima negativo ed ostile, da alcuni creato ad arte, intorno all’Acqui Calcio, la proprietà ha deciso di porre fine in modo irrevocabile al progetto Acqui Calcio e quindi….di togliere il disturbo.
In quest’anno non ci siamo mai permessi di criticare le vecchie gestioni e mai lo faremo. Anzi, abbiamo sempre detto che chi ha investito nell’Acqui calcio merita assoluto rispetto e in particolare meritano non solo rispetto ma anche riconoscenza i due imprenditori acquesi che con i loro sforzi economici hanno permesso al Mister Merlo e ai suoi ragazzi di vincere trionfalmente il campionato d’Eccellenza 2013-2014.
Non abbiamo mai preteso un grazie da nessuno. Abbiamo chiesto solo e soltanto rispetto che noi abbiamo avuto nei confronti di tutti. Questo non è successo. Pazienza! A questo punto vogliamo ringraziare prima di tutti, Francesco Buglio, un vero professionista – un abile condottiero – un grande uomo! Lui con il suo staff (Tony Colombo, Maurizio Brancaccio, Davide Chiodo, Alberto Gennati) sono stati determinanti per raggiungere questo risultato calcistico, grazie ad un duro, costante e sapiente lavoro quotidiano. Risultato ancora più importante se si considerano i molti giovani utilizzati e soprattutto valorizzati.
Ringraziamo il Capitano Genocchio e tutti i ragazzi della Prima squadra, ringraziamo il direttore generale Danna (suo tra l’altro il merito di averci presentato mister Buglio), il direttore sportivo Camparo che a dicembre a saputo risistemare e organizzare velocemente il settore giovanile, il dirigente accompagnatore Dino Iuliano, sempre presente e instancabile.
Ringraziamo l’Avvocato Arnalda Zanini e l’Avvocato Cesare Rossini che ci hanno assistito gratuitamente con grande professionalità.
Ringraziamo il commercialista dott. Cipullo e tutto il suo studio.
Ringraziamo il dott. Roncarolo, sempre presente come medico in panchina e il dott. Boveri che da gennaio ha supportato come medico giorno e notte il Mister e tutti i ragazzi della Prima squadra.
Ringraziamo Osvaldo Parodi e la moglie Grazia (sempre presenti e disponibili, 365 giorno all’anno), Giancarlo Perazzi, Silvio Moretti, Alessandro Dacasto, Luca Rissone, Daniela Vacca e Salvatore Mungo.
Ringraziamo tutti i Mister e tutti i ragazzi del settore giovanile.
Complimenti alle ragazze che hanno raggiunto la serie B.
Ringraziamo tutti gli sponsor che hanno condiviso il nostro progetto.
Ringraziamo l’assessore allo sport Pizzorni che ci ha sempre supportato e che ha avuto il coraggio di dichiarare pubblicamente che certe critiche erano infondate e strumentali.
Ringraziamo il Sig. Sindaco che ha dimostrato che ha dimostrato molta attenzione all’Acqui Calcio e siamo certi che saprà coinvolgere gli imprenditori giusti per fare in modo che l’Acqui Calcio torni agli acquesi.
Ringraziamo infine tutti i tifosi che ci hanno sostenuto economicamente comprando gli abbonamenti e i biglietti per le partite e non hanno mai smesso di essere vicini all’Acqui Calcio e fino all’ultimo hanno incoraggiato, tifato e in certi casi, con il loro calore, anche aiutato la prima squadra a vincere.
Infine, permettendomi, come Presidente, alcune annotazioni personali. Ho fatto tutto quello che era possibile, fino a ieri sera, per cercare di convincere la proprietà a continuare a questo progetto. Certamente alcuni eventi degli ultimi giorni, in particolare uno, non hanno aiutato. Fino all’ultimo mi sono battuto ma non sono riuscito ad ottenere il risultato che speravo. Pazienza!
I presidenti passano, i bianchi rimangono.
Un grazie particolare a Paolo Torre, consigliere di amministrazione ma soprattutto un amico, sempre al mio fianco e soprattutto nei momenti difficili, conoscitore più di me del mondo del calcio e dei suoi retroscena.
Infine vorrei ringraziare Teo, Davide, Martino, Pisu, Budi, Tano e Antonio. Nelle partite in casa, ma soprattutto in quelle in trasferta, il loro grido “Bianchi… Bianchi… Bianchi” rimarrà sempre nel mio cuore.