Alluvione, in arrivo la seconda tranche, ma ancora non basta
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
10 Aprile 2015
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Alluvione, in arrivo la seconda tranche, ma ancora non basta

Sono stati assegnati dalla Regione Piemonte i fondi della seconda tranche per i lavori di somma urgenza a seguito degli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2014, derivanti dal decreto dello stato di emergenza del dipartimento di Protezione Civile. Arriveranno in provincia 9,2 milioni di euro, ripartiti tra gli 83 comuni danneggiati

Sono stati assegnati dalla Regione Piemonte i fondi della seconda tranche per i lavori di somma urgenza a seguito degli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2014, derivanti dal decreto dello stato di emergenza del dipartimento di Protezione Civile. Arriveranno in provincia 9,2 milioni di euro, ripartiti tra gli 83 comuni danneggiati

PROVINCIA – Sono stati assegnati dalla Regione Piemonte i fondi della seconda tranche per i lavori di somma urgenza a seguito degli eventi alluvionali di ottobre e novembre 2014, derivanti dal decreto dello stato di emergenza del dipartimento di Protezione Civile. Trentun milioni di euro in tutto, ai quali si vanno ad aggiungere 12 milioni della Regione Piemonte. Circa la metà destinati alla sola Provincia di Alessandria.
Di questa seconda tranche, arriveranno in provincia 9,2 milioni di euro, ripartiti tra gli 83 comuni danneggiati.
“Si tratta di fondi che potranno dare il via ad una serie di lavori urgenti che serviranno a ripristinare servizi pubblici e le infrastrutture danneggiate o a ridurre il rischio di ulteriori danni a persone e ad attività produttive”, spiega il consigliere regionale Walter Ottria.

Tira un sospiro di sollievo il sindaco di Borghetto Borbera Enrico Bussalino: nel piccolo centro della val Borbera, a sei mesi dalle piogge, ci sono ancora tre frazioni completamente evacuate. La Regione ha assegnato 787 mila euro, la somma più cospicua. Trentasette mila euro sono le risorse che saranno utilizzate per ospitare le famiglie, circa 20, rimaste fuori casa. “La prima preoccupazione è infatti quella di mettere in sicurezza le frazioni di Castello, San Martino e Sabbione per poter revocare le ordinanze di sgombero“.
Vista la buona notizia, il sindaco si è già attivato per incaricare le ditte che procederanno con i lavori di consolidamento delle frane e consentire agli abitanti di rientrare nelle loro case.

Chi i lavori di somma urgenza li ha invece già fatti, sta ancora aspettando il denaro stanziato e non ancora arrivato. E’ il caso del comune di Gavi: 515 mila euro circa lo stanziamento della seconda tranche. La fetta più grossa va ai lavori di ripristino della strada per il Forte (142 mila euro) e per la difesa dell’abitato di Zerbetta. “Lavori già eseguiti – dicono dall’ufficio tecnico del comune della val Lemme – visto che si trattava di interventi di somma urgenza, appunto”.
Peccato che i danni, solo per le urgenze, ammontino a 1,732 milioni di euro e che, in cassa, ne siano arrivati, al momento solo 117 mila dei 904 della prima tranche. Sulla carta, ora, ci sono anche i 515 mila della seconda, “ma si tratta di assegnazioni, appunto, di denaro contante ne è arrivato ben poco”.
Discorso a parte, poi, sono i lavori di consolidamento e messa in sicurezza definitivi. “Per quelli – spiega il sindaco di Serravalle Scrivia Alberto Carbone – in una recente riunione in Regione ci hanno detto che potrebbe arrivare qualche cosa dall’unione europea. Speriamo, perchè altrimenti, alla prossima pioggia siamo di nuovo da capo”.In questa tornata a Serravalle vengono assegnati solo 7 mila euro. Da parlamento europeo, sempre oggi, arriva la notizia che l’Eu potrebbe, in effetti, assegnare fondi per la messa in sicurezza. A dirlo è l’eurodeputato Alberto Cirio: “Ad ottobre scorso avevamo sollevato al Parlamento europeo l’urgenza per l’Italia di accedere alle risorse del Fondo di solidarietà – sottolinea Cirio, che sui danni causati dall’alluvione aveva presentato una specifica interrogazione – Sono lieto che la Commissione europea abbia accolto la nostra richiesta dando il proprio supporto al nostro Paese. Il contributo servirà a coprire parzialmente i costi per le operazioni di salvataggio e per ricostruire infrastrutture e servizi vitali. Un aiuto economico prezioso che non risolve, però, una situazione che rimane critica, a causa di una mancata prevenzione e realizzazione di opere per mitigare la forza dell’acqua che continuiamo a pagare, negli anni, con il prezzo inaccettabile di vite umane, migliaia di sfollati e danni enormi al nostro territorio”.
Tornando alla Regione, il comune di Garbagna, uno dei centri maggiormente colpiti, si vedrà arrivare 273 mila euro; Cassano 295 mila. Viguzzolo, dove era stato in visita anche il sottosegretario Graziano Del Rio, subito dopo l’alluvione, dovrebbe riceverne 319 mila. Quota parte va alla Provincia, per i lavori di ripristino di strade e ponti. Ne restano chiuse tutt’ora una decina sull’intero territorio, come la 158 della Lomellina, tra Novi e Gavi. Con l’arrivo della seconda tranche si potrà dare avvio ai lavori per 50 mila euro, ma non basteranno per riaprirla.

Qui l’elenco completo dei fondi assegnati (foglio di calcolo open office)

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