Torna l’ora legale: orologi avanti di un’ora
In 7 mesi in Italia meno consumi per 556 milioni di kilowattora: risparmi stimati per 90 milioni di euro. Ma per il Codacons l80% dei cittadini italiani accoglierebbe con favore una eventuale abolizione del passaggio e preferirebbe mantenere tutto lanno lora legale
In 7 mesi in Italia meno consumi per 556 milioni di kilowattora: risparmi stimati per 90 milioni di euro. Ma per il Codacons l80% dei cittadini italiani accoglierebbe con favore una eventuale abolizione del passaggio e preferirebbe mantenere tutto lanno lora legale
Dal 2004 al 2014 il risparmio energetico complessivo del Paese è stato di circa 6 miliardi e 720 milioni di kilowattora, pari ad un valore economico di circa 990 milioni di euro. Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior risparmio energetico stimato è aprile, con 144,2 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale). In autunno, invece, il primato va al mese di ottobre con 147,4 milioni di kilowattora risparmiati. Ciò è dovuto al fatto che aprile ha giornate più “corte” in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, invece, poiché le giornate sono già più “lunghe” rispetto ad aprile, l’effetto “ritardo” nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Va inoltre ricordato che la maggiore richiesta di energia elettrica nei mesi estivi più caldi è dovuta all’utilizzo dei condizionatori d’aria, ed è quindi indipendente dall’ora legale, poiché legata esclusivamente a fattori climatici e di temperatura e non al maggior numero di ore di luce naturale. L’ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2015.
Per Codacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, è un cambiamento che non trova tutti favorevoli. Circa l’80% dei cittadini italiani, infatti, accoglierebbe con favore una eventuale abolizione del passaggio da ora solare a ora legale, e preferirebbe mantenere tutto l’anno l’ora legale. Questo perché il passaggio da un orario all’altro comporta conseguenze per l’uomo e non è immune da svantaggi. “Al contrario – denuncia il Codacons – sono numerosi gli effetti collaterali legati allo spostamento delle lancette in avanti: innanzitutto si registra nell’essere umano una sorta di jet lag che produce un’alterazione dei ritmi cardiaci, effetto che dura mediamente sei giorni a partire dal cambio d’orario. Seguono poi stress, stanchezza, spossatezza, inappetenza, problemi d’umore e difficoltà di concentrazione. Per non parlare dei disagi legati all’aggiustamento dell’orario: aggiornamenti sistemi informatici, orari dei treni, termostati temporizzati, dvd, agende elettroniche, radiosveglie, orologi nelle auto, problemi nelle transazioni finanziarie eccetera”. Per tale motivo il Codacons chiede di abolire l’ora solare, mantenendo tutto l’anno l’orario legale.