Cassa integrazione: frenata di arresto. Ma la cassa straordinaria cresce
Home
Redazione - redazione@alessandrianews.it  
27 Marzo 2015
ore
00:00 Logo Newsguard

Cassa integrazione: frenata di arresto. Ma la cassa straordinaria cresce

Pubblicato il I rapporto Uil 2015. Crolla la cassa in deroga per l'assenza di risorse, non per l'uscita dalla crisi. Loy: “riducendo i periodi di durata della cassa si correrà il rischio di una anticipazione dell’ingresso dei lavoratori nelle fila dei disoccupati, ma anche di non poter garantire sostegno alle imprese che tentano di non licenziare”

Pubblicato il I rapporto Uil 2015. Crolla la cassa in deroga per l'assenza di risorse, non per l'uscita dalla crisi. Loy: ?riducendo i periodi di durata della cassa si correrà il rischio di una anticipazione dell?ingresso dei lavoratori nelle fila dei disoccupati, ma anche di non poter garantire sostegno alle imprese che tentano di non licenziare?

PROVINCIA – I dati sulle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende nel primo bimestre del 2015 segnalano, a livello nazionale, una “frenata di arresto”: si rileva infatti una contrazione del 41,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. È quanto emerge dal I rapporto 2015 della Uil elaborato sui dati Inps. La flessione delle ore richieste è generalizzata: il calo si manifesta in tutte e tre le gestioni (-74,8% per la cassa in deroga, -35,1% per la gestione ordinaria e -31,6% in quella straordinaria), nelle 3 macro aree (-48,8% nel Centro, -41,9% nel Mezzogiorno, -38,5% nel Nord), in 20 tra regioni e province autonome (con l’unica eccezione dell’aumento del 19,9% in Liguria), in 83 province, tra cui quella di Alessandria. Nel nostro territorio è stato rilevato un calo del 48,9% per la cassa ordinaria, un aumento del 54,7% per la straordinaria e – 93,5% per la cassa in deroga per un totale di -13,5%.

A livello nazionale si tratta di un dato positivo o negativo? “Sono diversi gli elementi da considerare prima di poter arrivare ad un giudizio di merito positivo che certificherebbe il riavvio del nostro sistema produttivo – afferma il segretario confederale Uil Guglielmo Loy – Conosciamo bene la situazione di forte difficoltà che stanno ancora attraversando molte delle nostre piccole e grandi imprese, così come la persistente chiusura di molte di queste. Da tenere in considerazione che è costante la crescita in percentuale, relativamente a tutte le ore richieste, della cassa straordinaria. Crescita che sottolinea come molti processi di ristrutturazione non siano terminati e che, inoltre, è presumibile un travaso dalla cassa ordinaria a quella straordinaria. Non crediamo, quindi, che dietro questi dati si manifesti, in automatico, il segnale positivo di una ‘ripresina’ del sistema produttivo”.

A febbraio cresce la cassa integrazione rispetto al mese precedente (+ 18%). È massiccio il calo della cassa integrazione in deroga: lo scorso mese sono state richieste 2,5 milioni di ore contro le 23,1 milioni di ore di febbraio 2014. “Certamente questo ‘crollo’ sembra essere dovuto più all’assenza di risorse ad hoc insieme alle nuove regole che hanno ristretto a soli 5 mesi l’utilizzo massimo da parte delle imprese interessate per il 2015, piuttosto che all’uscita dalla crisi delle aziende che ne fanno ricorso – dice ancora Guglielmo Loy – E la preoccupazione maggiore è che, se si intenderà riformare il sistema della cassa integrazione secondo le intenzioni del Governo, e cioè riducendone i periodi di durata, non solo si correrà il rischio di una anticipazione dell’ingresso dei lavoratori nelle fila dei disoccupati, ma anche di non poter garantire sostegno alle imprese che tentano, ancora, di desistere alle difficoltà senza licenziare. Siamo quindi in presenza di un sistema che se non ben congegnato e concepito, produrrà un forte allarme sociale”.

Nel I bimestre 2015 sono state autorizzate circa 109 milioni di ore di cassa integrazione (con cui sono stati mediamente salvaguardati mediamente 320 mila posti di lavoro). Le ore richieste hanno registrato una diminuzione del 41,3% rispetto allo stesso periodo del 2014. A subire una flessione sono tutte e tre le gestioni: più massiccio il calo di ore di cassa integrazione in deroga (-74,8%), a cui segue la flessione della cassa ordinaria (-35,1%) e straordinaria (-31,6%). In valori assoluti, la cassa integrazione straordinaria assorbe il maggior quantitativo di ore nel I bimestre 2015 (68,4 milioni di ore), seguita dalla cassa integrazione ordinaria (30,8 milioni di ore) e dalla deroga (oltre 9 milioni).

L’industria assorbe il maggior numero di ore richieste nel I bimestre 2015 (circa 82 milioni), seguita dall’edilizia (14,2 milioni), dal commercio (10,2 milioni) e dall’artigianato (circa 2,2 milioni). Tra il I bimestre 2014 e 2015 le richieste di ore di cassa integrazione da parte delle aziende registrano una contrazione in tutti i principali rami di attività: forte il calo di ore nell’artigianato (-76,1%), a cui segue quello del commercio (-57,2%), dell’industria (-37%) e dell’edilizia (-35%).

A livello provinciale, sono 1.338.347 le ore di cassa autorizzare per l’industria (erano 1.183.046 nel primo bimestre 2014), 96.803 quelle per l’edilizia (214.545 l’anno prima), 8.312 per l’artigianato (108.210 nel 2014) e 69.386 per il commercio (241.490 nel 2014).

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione