Chi legge cosa
La vexata quaestio fa sempre bene leggere, qualsiasi cosa si legga, qualche anno fa, lavrei risolta con certamente, persino Topolino, è sempre meglio che non leggere, ma le cose sono cambiate. Topolino è ormai una lettura per intellettuali e leggere schifezze è sicuramente molto più dannoso di non leggere per niente
La vexata quaestio ?fa sempre bene leggere, qualsiasi cosa si legga?, qualche anno fa, l?avrei risolta con ?certamente, persino Topolino, è sempre meglio che non leggere?, ma le cose sono cambiate. Topolino è ormai una lettura per intellettuali e leggere schifezze è sicuramente molto più dannoso di non leggere per niente
Gli insegnanti e i genitori si stracciano le vesti o si aggrappano alle tende alla Eleonora Duse: i ragazzi non leggono, neanche a minacciarli di togliere loro tutto, perfino (aaaah, orrore cosmico!) la play station ed affini. Il fatto è che quando si parla di lettura facilmente s’intende il libro cartaceo (antico lui) e per la stragrande maggioranza il romanzo (malloppone lui). Vai poi a chiedere la differenza tra lirica e prosa ed otterrai risposte che farebbero impallidire Le Iene. La lirica è quella roba che si canta, la prosa è quella che ti facevano fare ai brani dell’Iliade (ammesso che ti ricordi che esisteva una roba noiosa con questo nome).
Si scherza eh, 3504 ragazzi e ragazze, ma mica tanto, solo un pochino per alleggerire, ché ad alleggerire magari si pesca il 3505, cifra più tonda che tanto sarebbe piaciuta al Sommo Poeta. In realtà probabilmente non corrisponde a verità il fatto che gli Italiani non siano lettori. Gli Italiani, anche quelli meno colti, leggono, magari a fatica, ma leggono. La vera domanda è però chi legge cosa? Diamo per scontato che i libri, cartacei o digitali, siano appannaggio di pochi, diamo altresì per scontato che i giornali, sia quotidiani che periodici, siano altrettanto acquistati (letti, chi può dirlo, è il quarto segreto di Fatima) da una minoranza, eppur leggono… e si muovono avrebbe detto Galileo.
Proviamo a fare un’analici semi-seria come la lettera di Grisostomo (è una frase o è un test?). Partiamo dal livello più basso: chi legge unicamente i volantini dei discount e i manifesti delle sagre. Trattasi di persona con una cultura molto concreta e forse in sovrappeso. Proseguiamo con i lettori cosiddetti informatici. Qui le sottocategorie sono infinite, dai lettori dei link assurdi o delle bufale, ai lettori di blog specializzati, ai lettori della stampa online, suddivisi in lettori di magazine d’infimo ordine per arrivare a quelli della stampa più seria, quelli che una volta compravano il giornale ed ora lo leggono sul tablet. In effetti il web è vario come il mondo e il mondo è bello perché vario, anche se a volte più che vario è avariato, perché di letture letali è seminata la rete.
La vexata quaestio fa sempre bene leggere, qualsiasi cosa si legga, qualche anno fa, l’avrei risolta con certamente, persino Topolino, è sempre meglio che non leggere, ma le cose sono cambiate. Topolino è ormai una lettura per intellettuali e leggere schifezze è sicuramente molto più dannoso di non leggere per niente.
Se il lettore venisse rappresentato come una spugna, sarebbe subito chiaro che egli potrebbe assorbire ambrosia o scarico delle fognature e ben sappiamo che tra la bevanda degli dei e quello che scorre nei tubi la differenza è marcata, se poi ci si aggiunge anche che il lettore spugna, a volte, non capisce un tubo, il danno diventa enorme. Infatti sempre più si incontrano individui imbevuti di notizie o teorie demenziali che snocciolano come verità inconfutabili e, attenzione, non sempre il loro nome non è preceduto da un dott.
Insomma leggere dovrebbe servire ad aprire la mente, non ad inquinarla e a contaminarla ed ecco perché parte degli Italiani, pur leggendo, ha spesso una mentalità chiusa, spesso chiusa per ferie. Un’altra volta parleremo di chi scrive, a partire dai commentatori questa è l’Itaglia cuggi (spesso caratterizzati dal classico senza parole, cosa di cui non dubitiamo) ai poeti water, ma non sprechiamo tutte le nostre cartucce.
Una cosa sola è sicura: 3505esimo lettore, che approdi nell’Angolo di MAD, nella piazza di AlessandriaNews, tu sì che leggi bene!