Baci dalla provincia
Iniziamo dalla guerra tra due ospedali: Novi Ligure e Tortona. Si sa, il nosocomio di Tortona è stato declassato dal Piano Sanitario della Regione Piemonte a vantaggio di quello novese e questo ha dato il via a polemiche infinite e ad azioni legali
Iniziamo dalla guerra tra due ospedali: Novi Ligure e Tortona. Si sa, il nosocomio di Tortona è stato declassato dal Piano Sanitario della Regione Piemonte a vantaggio di quello novese e questo ha dato il via a polemiche infinite e ad azioni legali
Iniziamo dalla guerra tra due ospedali: Novi Ligure e Tortona. Si sa, il nosocomio di Tortona è stato declassato dal Piano Sanitario della Regione Piemonte a vantaggio di quello novese e questo ha dato il via a polemiche infinite e ad azioni legali. Gli amministratori locali hanno preso atteggiamenti più da tifoseria che non da equilibrati gestori della cosa pubblica, come se il numero di ricoveri fosse un record da flipper da esibire a proprio vantaggio. Seguendo la metafora del flipper continuando così il rischio è quello di andare in tilt. Eppure alla Regione Piemonte basterebbe, con buon senso, pensare ad assicurare gli interventi d’urgenza, quelli che salvano le vite. Le adenoidi o un intervento al ginocchio si possono programmare in questo o in quell’ospedale, ma un infarto è questione di minuti. Vogliamo aspettare i primi casi di morti sull’ambulanza per comprendere questo semplice concetto? Sindaci, parlatevi, siate uniti nel chiedere garanzie per entrambi gli ospedali, lasciate perdere i campanilismi, c’è in gioco la salute dei vostri concittadini.
Altre polemichine sono in corso sui progetti per l’Expo, la famosa manifestazione Ex-Poveri. Nata infatti per discutere dei problemi dell’alimentazione del pianeta, ormai ne sta perdendo tutte le caratteristiche originarie, diventando la grande occasione per il territorio da non lasciarsi assolutamente sfuggire. Ed ecco che improvvisamente si è in ritardo perché Expo parte tra tre mesi e i preparativi per attrarre turisti (per caso) sono agli albori e, quando in fase di organizzazione, poco finalizzati e proiettati in prospettive future. Così mentre si pensa a come offrire tartine al Montebore con vini barricati, bambini ed adulti nelle più abbandonate zone del mondo continuano a sottoalimentarsi, quando mangerebbero persino i fiori che stiamo pensando di mettere nei centri storici.
Concludiamo con bande di ladri e ronde improvvisate nel Tortonese. Furti in villa, furti in villetta, furti in appartamento, Tortona e colli adiacenti sono stati presi di mira da alcune bande provenienti da Milano, ladri pendolari, insomma, ed anche acrobatici, visti gli arrampicamenti su terrazzi e tetti. I frequenti colpi hanno prodotto una specie di psicosi che ha dato il via ad una serie di inseguimenti di vigilantes della domenica che qualche guaio lo hanno provocato, perché è facile prendere dei granchi, più difficile prendere all’amo qualche pesce grosso. Un plauso invece al signore del quartiere di San Bernardino, il quale, avendo visto due tizi arrancare sulla tettoia del palazzo di fronte, ha prontamente chiamato i Carabinieri, ha urlato per spaventare i due spider man che stavano per introdursi nell’abitazione di una signora ottantenne, favorendo la fuga ed il successivo arresto dei malviventi.
La Matta ha concluso. Al mese prossimo, quando il grigio lascerà il posto ad un timido verde.
Baci dalla provincia!