Sposi ma non si conoscono: fa tutto la famiglia
Ma una volta succedeva, era il matrimonio combinato dalle famiglie: una testimonianza ce lha fornita una cinquantenne ovadese, con la storia dei suoi genitori
Ma una volta succedeva, era il matrimonio combinato dalle famiglie: una testimonianza ce lha fornita una cinquantenne ovadese, con la storia dei suoi genitori
Dal momento delle nozze, poi, i novelli sposi vengono seguiti dalle telecamere 24 ore su 24, dal viaggio di nozze fino ai primi tempi della loro convivenza. Alla sesta settimana dovranno decidere se restare insieme o firmare le carte per il divorzio. Il nuovo reality è arrivato sugli schermi preceduto da una bella dose di scetticismo ma gli organizzatori insistono che il loro è un progetto diverso: i single sono stati accoppiati sulla base di un’analisi “scientifica”. Sposare un estraneo, tuttavia, non è una novità, se non dal punto di vista televisivo.
A raccontarci la storia dei suoi genitori é Annalisa, cinquantenne ovadese, figlia di papà e mamma originari della Basilicata: “Sposarsi a scatola chiusa, una volta, era comune: capitava perfino che i genitori allacciassero alleanze quando la coppia era ancora nella culla. Non è il caso dei miei che si sono trovati comunque a dividere il talamo nuziale da una scelta condivisa dai miei nonni, ai quali, per una questione di terre e possedimenti, conveniva sicuramente unire le due famiglie per far prosperare le loro piccole aziende. Non erano certamente gli unici e, per uso comune, i futuri sposi non potevano opporsi alla scelta. L’esperienza fu devastante, soprattutto per mia madre, un po’ per la giovane età, un po’ per l’imposizione subita. Tuttavia a loro andò bene e hanno già festeggiato le nozze d’oro.
L’amore arrivò”. Arriverà anche per le coppie prescelte nel reality? Per ora questo format sta facendo il giro del mondo. E in Italia? Ci sarebbero single pronti a candidarsi all’esperimento? “Non lo farei mai – risponde Laura, trentenne- sposando uno sconosciuto si rischia di ridicolizzare il matrimonio, cosa, fra l’ altro, che già facciamo ogni giorno, considerata l’alta percentuale di divorzi. Credo nella libera scelta e mi voglio innamorare”. Come darle torto?