A Gavazzana i più ricchi della provincia
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
7 Febbraio 2015
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A Gavazzana i più ricchi della provincia

Pubblicato il rapporto sulle dichiarazioni dei redditi a cura della Uil. Il reddito medio più basso ad Alice Bel Colle. I lavoratori dipendenti dichiarano redditi superiori ai loro datori di lavoro e i pensionati pagano più tasse di coloro che vivono di rendita

Pubblicato il rapporto sulle dichiarazioni dei redditi a cura della Uil. Il reddito medio più basso ad Alice Bel Colle. I lavoratori dipendenti dichiarano redditi superiori ai loro datori di lavoro e i pensionati pagano più tasse di coloro che vivono di rendita

PROVINCIA – Il reddito medio in provincia dichiarato dagli oltre 325 mila contribuenti è di 18.668 euro l’anno, inferiore al reddito medio dichiarato in Regione (19.545) e quasi uguale alla media nazionale (18.604 euro): è quanto emerge dal Rapporto sulle dichiarazioni dei redditi della Uil di Alessandria, che ha elaborato i dati del Ministero dell’Economia sulle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2013 (dichiarazioni 2012), nei 190 Comuni della provincia.

Nello specifico, in provincia di Alessandria, i lavoratori e lavoratrici dipendenti dichiarano un reddito medio di 21.187 euro, i pensionati di 15.629 euro; i liberi professionisti (avvocati, medici, farmacisti, commercialisti, notai ecc), di 37.476 euro; gli imprenditori, commercianti e artigiani di 18.851 euro; coloro che vivono con redditi provenienti da rendite finanziarie e immobiliari di 15.613 euro.  L’88,2% dei contribuenti alessandrini hanno reddito da lavoro dipendente e pensione. In particolare il 45,3% sono lavoratori e lavoratrici dipendenti, il 42,9% dichiarano redditi da pensione, l’1,7% redditi da lavoro da professioni, il 4,5% redditi da impresa, il 5,6% sono rentier (chi percepisce interessi o rendite su titoli, ndr).

“La fotografia reale delle dichiarazioni dei redditi nella nostra provincia – commenta Aldo Gregori, segretario generale della Uil di Alessandria, dimostra come le dichiarazioni dei redditi non rispecchiano la reale situazione di ‘ricchezza’ delle famiglie e sono lo ‘specchio’ di come l’evasione fiscale nella nostra provincia, e non solo, abbia raggiunto livelli patologici, se è vero come è vero che i lavoratori dipendenti dichiarano redditi superiori ai loro datori di lavoro e che i pensionati pagano più tasse di coloro che vivono di rendita. Anche i dati emersi dallo studio pubblicato su Italia Oggi di dicembre scorso, realizzato in collaborazione con l’equipe coordinata da Alessandro Polli, docente di statistica economica dell’Università La Sapienza di Roma, evidenziano una discrepanza tra il disagio sociale (l’occupazione in provincia di Alessandria è calata vertiginosamente, nel 2013 si posizionava al 29° posto mentre nel 2014 è scesa al 53°posto in classifica) e il tenore di vita che ci porta al 7° posto in classifica in Italia, con un spesa mensile pro capite per consumi di 1215 euro (cifra in molti casi più alta di stipendio e pensione). È una forte anomalia indice di sommerso?”

“Tornando ai dati – continua Aldo Gregori – in 21 Comuni alessandrini si evidenzia un reddito medio al di sopra della media provinciale; in 53 Comuni un reddito medio superiore alla media regionale; in 56 Comuni un reddito medio superiore alla media nazionale”.

I “paperoni” risiedono a Gavazzana, dove il reddito medio dichiarato con 26.422 euro è il più alto della provincia, seguono Pietra Marazzi con 22.811 euro e Terruggia con 22.317 euro, mentre i redditi più bassi sono dichiarati ad Alice Bel Colle (12.845 euro) a Carrega Ligure (13.357 euro) e a Ricaldone (13.820 euro). Per quanto riguarda i Comuni più grandi, ad Alessandria il reddito medio dichiarato dagli oltre 68 mila contribuenti è di 19.801 euro, a Casale Monferrato 18.890 euro, a Novi Ligure 19.618 euro a Tortona 21.168 euro, ad Acqui Terme 18.466 euro e a Valenza 16.964 euro.

“I dati del rapporto – conclude Aldo Gregori – evidenziano la triste realtà della nostra provincia e mettono ancor più in evidenza come vi sia un tema che riguarda soprattutto, ma non solo, i redditi da pensione. È necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo centinaia di migliaia di persone che vivono con una pensione che un tempo era anche decente, ai limiti della soglia di povertà. Per questo chiediamo al Governo nazionale, ma anche ai Sindaci di tutti i Comuni alessandrini, di mettere in atto misure urgenti per ristabilire quell’equità sociale di cui non vi è più traccia in questo Paese. Ma al tempo stesso occorre rafforzare la contrattazione sociale locale che unitariamente si sta facendo, anche con mobilitazioni, affinché i Comuni nei prossimi bilanci di previsione tengano conto della realtà dei fatti e, con le loro manovre fiscali sulla Tasi, Tari e Irpef Comunale, non penalizzino ancora di più chi vive con redditi fissi, insieme ad un forte impegno per contrastare l’evasione fiscale”.

Il report completo con i dati di tutti i Comuni

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