Fermato sull’A/26 con due ciclomotori rubati: ora è in carcere
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
27 Gennaio 2015
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Fermato sull’A/26 con due ciclomotori rubati: ora è in carcere

Una pattuglia della Polstrada ferma un'auto. L'uomo stava andando a Genova per imbarcarsi per la Tunisia. Fermato dagli agenti, è stato interrogato dal pm che ne ha disposto la custodia in carcere

Una pattuglia della Polstrada ferma un'auto. L'uomo stava andando a Genova per imbarcarsi per la Tunisia. Fermato dagli agenti, è stato interrogato dal pm che ne ha disposto la custodia in carcere

OVADA – S. S. E. M. , trentenne residente in Francia sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria perché gravemente indiziato del delitto di riciclaggio e associato alla casa circondariale Don Soria di Alessandria. La pattuglia della Polstrada alessandrina stava svolgendo un servizio di vigilanza sull’autostrada dei trafori quando, nei giorni scorsi, verso le 10.30, ha fermato lungo al km 45 sud dell’A/26 sud, direzione Genova, nel territorio del comune di Tagliolo Monferrato, un’autovettura marca Citroen con targa francese che trasportava due ciclomotori, uno sul portapacchi, sotto un pesante telone in plastica, e un altro nel vano posteriore.

Alla espressa richiesta di fornire indicazioni l’uomo ha riferito di essere in viaggio per raggiungere Genova per il successivo imbarco per la Tunisia. A conferma ha esibito il biglietto di sola andata emesso dalla compagnia di navigazione. Raggiunti gli uffici della Sottosezione di Ovada, gli agenti della Polstrada hanno proceduto a scaricare quanto presente sul mezzo ed a rinvenire due ciclomotori di marca Mbk – Booster, uno dei quali provento di furto avvenuto il 29 novembre scorso in Francia, sprovvisto della targa di identificazione. Il secondo ciclomotore risultava anch’esso privo della targa di identificazione.

Entrambi i ciclomotori erano mancanti della targa d’immatricolazione, avevano il numero di telaio reso non individuabile mediante la rimozione e un diverso posizionamento delle parti di protezione in plastica e la targhetta del costruttore era stata rimossa. Dati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo che l’uomo potesse sottrarsi alla giustizia Italiana allontanandosi dal territorio nazionale, gli agenti della pattuglia hanno applicato la misura precautelare restrittiva della libertà personale del fermo di polizia.

Assolti gli obblighi di legge il fermato è stato condotto presso l’istituto di detenzione.  Il fermo è stato convalidato. Il Gip, in adesione alla richiesta del Pm, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha disposto la custodia cautelare in carcere. I ciclomotori sottoposti a sequestro penale saranno restituiti ai proprietari.

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