Fermato sull’A/26 con due ciclomotori rubati: ora è in carcere
Una pattuglia della Polstrada ferma un'auto. L'uomo stava andando a Genova per imbarcarsi per la Tunisia. Fermato dagli agenti, è stato interrogato dal pm che ne ha disposto la custodia in carcere
Una pattuglia della Polstrada ferma un'auto. L'uomo stava andando a Genova per imbarcarsi per la Tunisia. Fermato dagli agenti, è stato interrogato dal pm che ne ha disposto la custodia in carcere
Alla espressa richiesta di fornire indicazioni l’uomo ha riferito di essere in viaggio per raggiungere Genova per il successivo imbarco per la Tunisia. A conferma ha esibito il biglietto di sola andata emesso dalla compagnia di navigazione. Raggiunti gli uffici della Sottosezione di Ovada, gli agenti della Polstrada hanno proceduto a scaricare quanto presente sul mezzo ed a rinvenire due ciclomotori di marca Mbk – Booster, uno dei quali provento di furto avvenuto il 29 novembre scorso in Francia, sprovvisto della targa di identificazione. Il secondo ciclomotore risultava anch’esso privo della targa di identificazione.
Entrambi i ciclomotori erano mancanti della targa d’immatricolazione, avevano il numero di telaio reso non individuabile mediante la rimozione e un diverso posizionamento delle parti di protezione in plastica e la targhetta del costruttore era stata rimossa. Dati i gravi indizi di colpevolezza e il concreto pericolo che l’uomo potesse sottrarsi alla giustizia Italiana allontanandosi dal territorio nazionale, gli agenti della pattuglia hanno applicato la misura precautelare restrittiva della libertà personale del fermo di polizia.
Assolti gli obblighi di legge il fermato è stato condotto presso l’istituto di detenzione. Il fermo è stato convalidato. Il Gip, in adesione alla richiesta del Pm, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha disposto la custodia cautelare in carcere. I ciclomotori sottoposti a sequestro penale saranno restituiti ai proprietari.