Tredicesima: che fine ha fatto?
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Tredicesima: che fine ha fatto?

A qualcuno la tredicesima di quest’anno è stata portata via dall’IMU e dalla TASI; insomma, praticamente lo shopping è stato fatto in… Municipio

A qualcuno la tredicesima di quest?anno è stata portata via dall?IMU e dalla TASI; insomma, praticamente lo shopping è stato fatto in? Municipio

OVADA – Desiderata… sospirata… e tanto attesa… No, non stiamo parlando di una bella donna o di un’avventura sentimentale … stiamo semplicemente parlando della tredicesima, “manna dal cielo” per gli ovadesi o, perlomeno, per tutti coloro che hanno ancora la fortuna di riceverla nella busta paga di dicembre. “E poi, anche se fosse una bella donna – scherza Luca, operaio quarantenne – è un’avventura a breve termine: entra ed esce dalla tua vita alla velocità della luce”. Questo accade soprattutto a causa delle costose usanze e tradizioni natalizie, confermate da altri intervistati, alle quali, nonostante la crisi, sembra proprio che nessuno riesca a rinunciare. Soldi che si spendono per il pranzo di Natale o per il cenone di Capodanno, soldi spesi per i regali, spesso acquistati all’ultimo momento, con conseguente nervosismo non appena si arriva ai saldi della prima settimana di gennaio.

Un’indagine della Coldiretti, mentre nelle tasche i lavoratori hanno già la prima busta paga dell’anno, afferma che oltre il 50% delle tredicesime è stato utilizzato dagli italiani per pagare le spese arretrate e per far fronte a mutui, tasse e bollette.  E se il 25% è finito in spese natalizie, pare che solo l’ultimo quarto sia rimasto nel cassetto. “Ma con che fatica! – afferma Mariella, impiegata – soprattutto per chi ha dei figli e continue spese improvvise cui far fronte. Abbiamo provato a trattenerne un po’ sul conto corrente, promettendoci di considerarlo un piccolo contributo per le prossime vacanze pasquali”.

Meno problemi sicuramente per chi è single e condivide ancora la casa con i genitori come Giorgia che le ferie le ha fatte subito, fra Natale e Capodanno ma che, comunque, dice di non essere esente dalla collaborazione per le spese dell’andamento economico della famiglia. Altro problema sulla tredicesima si fa strada quando si parla delle trattenute in busta.“Emblematica – mi fa notare Paolo, lavoratore dipendente – è la storia abbastanza nota dell’ insegnante precaria toscana che dei 482,23 euro ricevuti come bonus natalizio si è ritrovata in busta solo un euro. E’ andato tutto in ritenute per addizionale Irpef, addizionale comunale e spese previdenziali. Concordo quando afferma che sembra una beffa, una presa in giro”. E conclude: “La mia è durata due ore: il tempo dell’accreditamento e il prelievo del fiscalista per pagare IMU e TASI. Lo shopping l’ho fatto in municipio”.

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