Alluvione. Chiamparino e Martina incontrano gli agricoltori alessandrini
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Redazione - novionline@novionline.net  
21 Novembre 2014
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Alluvione. Chiamparino e Martina incontrano gli agricoltori alessandrini

Oggi il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina sarà ad Alessandria insieme con il presidente della Regione Sergio Chiamparino, l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e il resto della giunta. Alle 14.30, a palazzo Ghilini, presidente e assessori incontreranno le associazioni degli agricoltori

Oggi il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina sarà ad Alessandria insieme con il presidente della Regione Sergio Chiamparino, l?assessore regionale all?agricoltura Giorgio Ferrero e il resto della giunta. Alle 14.30, a palazzo Ghilini, presidente e assessori incontreranno le associazioni degli agricoltori

CRONACA – Oggi il ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina sarà ad Alessandria insieme con il presidente della Regione Sergio Chiamparino, l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e il resto della giunta. Alle 14.30, a palazzo Ghilini, presidente e assessori incontreranno le associazioni degli agricoltori per fare il punto sui danni prodotti dal maltempo alle coltivazioni e alle strutture agricole e decidere i primi provvedimenti da assumere.

Alle 17.30 si sarebbe invece dovuta tenere l’assemblea con i sindaci della provincia, ma la riunione è stata rinviata perché il presidente della Regione sarà a Casale Monferrato per presenziare all’assemblea sulla sentenza della Corte di Cassazione sul processo Eternit.

Le associazioni di categoria si preparano all’incontro avendo le idee chiare: la priorità è “una nuova politica del suolo che sia più sensibile alla salvaguardia del territorio e che imponga un freno alla cementificazione selvaggia e all’abbandono delle aree più svantaggiate – afferma il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino – Per proteggere il territorio e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento del ruolo, economico, ambientale e sociale dell’attività agricola”. “Le azioni dovranno essere mirate ed orientate esclusivamente alle imprese che hanno effettivamente subito danni documentabili”, aggiunge il direttore provinciale Simone Moroni.

Sono poi diverse le iniziative a carattere parlamentare che impegnano il governo a prendere provvedimenti. L’onorevole Cristina Bargero ha presentato un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Ambiente Gina Luca Galletti. “Ho chiesto al governo di escludere dal patto di stabilità le spese sostenute dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni nei territori per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza, per gli interventi di ripristino delle infrastrutture, delle attività produttive e commerciali e del patrimonio residenziale, nonché le opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, sia di tipo strutturale che per la riqualificazione e definire, tramite un’apposita iniziativa normativa, tempi certi e modalità per semplificare le procedure amministrative e per la concessione di finanziamenti urgenti sia a soggetti pubblici che privati (famiglie, imprese, associazioni ecc.), per il risarcimento dei danni effettivamente subiti e per l’erogazione dei contributi per il ripristino e la riparazione dei luoghi, al fine di riprendere le normali condizioni di vita e dell’attività economica e produttiva”. Il ministro Delrio ha risposto che il governo si impegna già dalla legge di stabilità a escludere queste spese dal patto di stabilità, mentre si sta pensando ad un provvedimento ad hoc per il risarcimento danni.

Sono inoltre almeno 70 i senatori del Partito Democratico che hanno sottoscritto la mozione con la quale si impegna il governo a destinare una parte dei fondi già stanziati per la realizzazione del Terzo Valico agli interventi necessari per ripristinare le infrastrutture viarie e le situazioni di dissesto ricadenti nell’ambito territoriale, a cavallo tra Liguria e basso Piemonte, interessato dai cantieri.

“Non si tratta di definanziare l’opera, né tantomeno di metterne in discussione la realizzazione – spiegano i senatori Daniele Borioli, Federico Fornaro e Stefano Esposito – bensì, nell’ambito delle risorse già stanziate, e in applicazione delle normative vigenti, le quali stabiliscono come una percentuale del finanziamento delle grandi opere vada destinato a interventi propedeutici e compensativi, di fare con rapidità tutto ciò che è indispensabile perché i cantieri si attivino in un contesto ordinato e territorialmente assestato”.

“Aggiungiamo – concludono i senatori del Pd promotori dell’iniziativa- che sarebbe un modo efficace di mobilitare subito, a vantaggio del sistema locale, risorse già pronte, accelerando i tempi di intervento e alleggerendo il costo che incombe sul vasto fronte di calamità che hanno colpito tutta l’Italia”
 

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