Consiglio regionale, primi provvedimenti per l’alluvione
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Redazione - novionline@novionline.net  
20 Novembre 2014
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Consiglio regionale, primi provvedimenti per l’alluvione

Approvata all’unanimità la mozione che chiede alla giunta di rivedere il piano regionale strategico delle opere di difesa del suolo. Respinto l’ordine del giorno che chiedeva di riallocare gli stanziamenti previsti per la prosecuzione delle opere relative alla linea ferroviaria del Terzo valico dei Giovi, impiegandoli per il ristoro dei danni alluvionali subiti dal territorio dell’Alessandrino

Approvata all?unanimità la mozione che chiede alla giunta di rivedere il piano regionale strategico delle opere di difesa del suolo. Respinto l?ordine del giorno che chiedeva di riallocare gli stanziamenti previsti per la prosecuzione delle opere relative alla linea ferroviaria del Terzo valico dei Giovi, impiegandoli per il ristoro dei danni alluvionali subiti dal territorio dell?Alessandrino

CRONACA – “In provincia di Alessandria si lavora per riaprire le strade e far rientrare gli allagamenti, soprattutto nelle periferie del capoluogo”. È questa l’istantanea della nostra provincia, riportata in sede di consiglio regionale martedì scorso dall’assessore alla Difesa del suolo Francesco Balocco, informando l’aula che è in corso la stima degli ultimi danni verificatisi. “Al momento – fanno sapere dalla Regione -la quantificazione dei danni e delle necessità di interventi nell’evento di metà ottobre e del 4-5 novembre vede circa 10 milioni di euro spesi con ordinanze dai sindaci, mentre l’importo complessivo che è in corso di definizione supera i 100 milioni di euro, 10 già spesi per le emergenze, 40 per le urgenze non immediate e 50 milioni per la sistemazione e il completamento, senza tenere conto dei danni ai privati”.

Balocco si è poi soffermato sulla visita ad Alessandria del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Graziano Delrio e del capo della Protezione civile Franco Gabrielli.
Delrio ha annunciato l’ammissibilità di sforare il patto di stabilità per consentire gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio, la possibilità per i Comuni di accedere a mutui a tasso zero per 3 miliardi, un piano nazionale con investimenti per 9 miliardi nei prossimi 7 anni e lo stanziamento nella legge di stabilità delle risorse per alimentare il fondo emergenze.

Il dibattito si è sviluppato intorno alla constatazione che il disastrato stato del territorio italiano è una priorità assoluta, cui si deve mettere mano senza più ritardi, per evitare nuovi morti e per tentare di ridurre i rischi ai quali centinaia di migliaia di cittadini sono esposti ogni giorno.

Al termine è stata approvata all’unanimità la mozione che chiede alla giunta di rivedere nel suo complesso il piano regionale strategico delle opere di difesa del suolo con riguardo sia allo stato idrogeologico territoriale, sia alla rete idrografica regionale. Sulla base di questo, si chiede di predisporre un elenco delle opere pubbliche da realizzare o ripristinare secondo priorità e pericolosità, e un piano di interventi di pulizia sui fiumi, in accordo con le comunità locali, attraverso tavoli di concertazione intercomunali, coordinati dalla Regione, organizzati tendendo conto delle aste fluviali e finalizzati alla prevenzione e al monitoraggio.

È stato invece respinto l’ordine del giorno, primo firmatario Paolo Mighetti (M5s), che chiedeva di riallocare gli stanziamenti previsti per la prosecuzione delle opere relative alla linea ferroviaria del Terzo valico dei Giovi, impiegandoli per il ristoro dei danni alluvionali subiti dal territorio dell’Alessandrino.

Dopo il consiglio regionale, si dicono soddisfatti i consiglieri regionali di Sel. “Di fronte a questo quadro drammatico, siamo contenti che il presidente Chiamparino abbia ascoltato il nostro consiglio e chiesto esplicitamente che agli amministratori sia permesso di sforare il patto di stabilità interno per le opere di messa in sicurezza del territorio. Oggi, finalmente, l’apertura del governo nei confronti dei territori alluvionati, con l’annuncio di un allentamento del patto”.

“Ora serve un passo ulteriore – fa notare il capogruppo Marco Grimaldi – Le regioni hanno stimato un fabbisogno di 40 miliardi di euro per la messa in sicurezza del territorio: trovarli dovrebbe essere l’impegno del governo, se intende dare concretezza agli Stati Generali sul dissesto idrogeologico.
Trasferire i fondi destinati al Terzo Valico sugli interventi necessari per far fronte ai danni provocati dall’alluvione sarebbe ad esempio un buon modo di utilizzare le risorse”.

Sul fronte dei lavori, a Gavi proseguono gli interventi e ieri le ditte incaricate hanno iniziato a fissare i micropali sui due smottamenti maggiori, ma la situazione rimane precaria, come per le strade della provincia e le frane che funestano l’intero territorio.
 

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