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Maltempo, sarà proclamato lo stato di calamità
Ieri il sottosegretario Graziano Delrio in Prefettura ad Alessandria per incontrare i sindaci dei comuni alluvionati. "Siamo in ginocchio", ha ribadito il presidente della Provincia Rita Rossa. Danni per oltre 20 milioni di euro e una trentina di strade chiuse. A breve il governo proclamerà lo stato di emergenza, ma servono fondi per interventi strutturali urgenti
Ieri il sottosegretario Graziano Delrio in Prefettura ad Alessandria per incontrare i sindaci dei comuni alluvionati. "Siamo in ginocchio", ha ribadito il presidente della Provincia Rita Rossa. Danni per oltre 20 milioni di euro e una trentina di strade chiuse. A breve il governo proclamerà lo stato di emergenza, ma servono fondi per interventi strutturali urgenti
“Siamo in ginocchio – ha detto il presidente Rita Rossa – abbiamo una trentina di strade chiuse o compromesse, danni per 26 milioni di euro. I fiumi di grossa portata, come Tanaro e Bormida, su cui sono stati fatti già alcuni interventi, hanno retto. E’ la rete dei rii minori che è al collasso, occorrono interventi strutturali di messa in sicurezza o alla prossima alluvione saremo nuovamente in emergenza”. Ieri le piogge hanno lasciato un po’ di tregua, ma resta alto il rischio di nuove frane e smottamenti poiché il terreno è saturo. “La viabilità di un territorio provinciale così strategico economicamente per l’intero Paese è compromessa. I Comuni sono messi a dura prova con emergenze quotidiane ed i danni alle aziende ed ai privati non si contano”, ha detto ancora il presidente della Provincia. Tre le richieste dei sindaci, sintetizzati da Rita Rossa: “la dichiarazione dello stato di calamità naturale; lo svincolo dal patto di Stabilità per i Comuni interessati e la certezza degli elementi normativi, e quindi la sicurezza per i Sindaci che si stanno adoperando per ripulire il proprio territorio, gli alvei dei fiumi, i rii, di non incorrere in sanzioni amministrative e penali per il non rispetto delle regole imposte dalla normativa esistente”.
Rossa torna a chiedere anche lo svincolo di fondi dalla partita del Terzo Valico, da dirottare su lavori di messa in sicurezza delle strade.Sul tema c’è anche la richiesta dei parlamentari Daniele Borioli e Federico Fornaro.
Per il resto “si valuterà”.
La possibilità di sforare il Patto di Stabilità, sarà attivo dal 2015, quando gli enti locali potranno avere sconti fino al 70%. “Valuteremo se su eventi eccezionali ci sono gli spazi all’interno del Patto per consentire interventi di urgenza sulle opere pubbliche”, anche attraverso l’accensione di mutui a tasso zero o la rinegoziazione dei mutui in essere. Sul Terzo Valico la risposta è ancora un “valuteremo” la possibilità di “definanziare alcuni stralci sulla base della rimodulazione del progetto, attività che, peraltro, viene fatta regolarmente”.
“E’ già un passo avanti – dice al termine dell’incontro il sindaco di Novi Rocco Muliere – va bene lo sblocco del patto dal 2015, ma resta in fatto che io il problema ce l’ho adesso. L’emergenza non è tanto quella di ripulire i fossi e le strade, ma mettere in atto quegli interventi necessari che consentano di non avere altre emergenze alla prossima pioggia”.
Intanto, proseguono gli interventi per riaprire le strade compromesse dalla frane: resta semi-isolata Gavi, accessibile solo dalla provinciale 161 della Crenna. Chiusa in due punti, a Voltaggio e a Francavilla, la 160, Chiusa la 158 della Lomellina. Il sindaco Nicoletta Albano ha emesso ordinanza di sgombero per altre tre abitazioni, una a Valrossara, due in località Vallegge e il numero degli sfollati sale ancora a 36. A Borghetto Borbera il sindaco sta valutando di emettere ordinanza di sgombero per tutte le abitazioni di San Martino e Sabbione. A Cassano e Parodi l’acqua non è ancora potabile.