Maltempo. Fiumi e frane osservati speciali
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Redazione - novionline@novionline.net  
13 Novembre 2014
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Maltempo. Fiumi e frane osservati speciali

Con la diminuzione del livello di allerta, ora ci si concentra sui fiumi e sulle frane. Gavi e Stazzano riaprono oggi le scuole. Castelletto D’Orba, San Cristoforo, Mornese, Montaldeo e Parodi sono senza acqua potabile. Audizione in Senato per la Provincia: "Danni per 50 milioni", ha riferito la presidente Rita Rossa

Con la diminuzione del livello di allerta, ora ci si concentra sui fiumi e sulle frane. Gavi e Stazzano riaprono oggi le scuole. Castelletto D?Orba, San Cristoforo, Mornese, Montaldeo e Parodi sono senza acqua potabile. Audizione in Senato per la Provincia: "Danni per 50 milioni", ha riferito la presidente Rita Rossa

PROVINCIA – Con la diminuzione del livello di allerta, ora ci si concentra sui fiumi e sulle frane. Gavi e Stazzano riaprono oggi le scuole. Migliora anche la situazione della viabilità: riaperti il ponte sul Bormida da Alessandria verso Spinetta e il ponte a Predosa.

Nuovamente transitabili anche alcune strade chiuse ieri per precauzione o a causa delle esondazioni: riaperte le strade 170 Gavi-Mornese, 176 da Gavi a San Cristoforo (ma resta chiusa nel tratto da San Cristoforo a Castelletto d’Orba), la 160 Gavi-Basaluzzo, la strada 138 da Borghetto a Garbagna, la 110 a Montacuto, la 135 tra Stazzano e Vargo, chiusa per l’esondazione del rio Vargo.

Rimane invece chiusa la provinciale 158 della Lomellina tra Gavi e Novi, dove la situazione è peggiorata per il crollo di un ponte. Restano vietate al traffico anche la 166 della Val Morsone, a Voltaggio, la 137 Garbagna-Bastita e la 123 di Montebore.

Sempre nella mattinata di ieri, circa 150 abitazioni delle frazioni di Borghetto Borbera sono rimaste praticamente isolate. Nel pomeriggio la viabilità è stata però ripristinata.

Con la cessata emergenza, si sta verificando quanto è già successo in passato e Castelletto D’Orba, San Cristoforo, Mornese, Montaldeo e Parodi sono senza acqua potabile; 4.500 abitanti in tutto che devono usare l’acqua solo per motivi igienici. I cinque Comuni fanno parte del consorzio idrico “Madonna della Rocchetta”. Sono state posizionate autocisterne e sono in distribuzione sacchetti d’acqua da due litri.

La circolazione ferroviaria sulla linea Ovada-Genova, interrotta ieri da una frana caduta tra Acquasanta e Borzoli, tornerà regolare oggi pomeriggio. Lo smottamento ha interessato un treno merci, che è rimasto bloccato, e i tecnici di Rfi hanno lavorato a lungo per liberare il convoglio e i binari dai detriti. Per i pendolari, bus sostitutivi in entrambe le direzioni tra la stazione di Campo Ligure e Genova.

Ieri, commenta l’Arpa, “le precipitazioni persistenti hanno prodotto un generale innalzamento dei livelli dei fiumi e dei corsi d’acqua minori. Sono state superate le soglie di attenzione in numerosi corsi d’acqua dei bacini del Toce, Sesia, Agogna, Scrivia, Orba, Bormida”. Passata senza danni anche la una piena del Po nel tratto compreso tra le province di Vercelli e Alessandria. Nelle prossime ore le precipitazioni sono attese in attenuazione e i corsi d’acqua nella parte montana saranno generalmente in calo, prevede ancora l’Agenzia regionale.

Sempre ieri, audizione in Senato per Provincia di Alessandria e Regione Piemonte. “Ieri, insieme agli ingegneri Caludio Coffano e Paolo Platania della Provincia – commenta Rita Rossa – siamo stati ascoltati dalle competenti commissioni parlamentari in Senato per illustrare lo stato della situazione nella nostra provincia dopo l’alluvione del 13 e 14 ottobre. Erano anche presenti i parlamentari Federico Fornaro e Daniele Borioli. Abbiamo segnalato i circa 50 milioni di danni (20 sulle strade provinciali, 20 sui sistemi acquedottistici e delle reti, una decina nei Comuni). Abbiamo proposto di finanziarli con i risparmi progettuali del Terzo Valico. Abbiamo segnalato come debba essere tolto il vincolo del Patto di stabilità per le opere di messa in sicurezza e contro il dissesto idrogeologico”.

“Abbiamo rimarcato come i sindaci che puliscono rii e torrenti corrono il rischio di essere denunciati dalle competenti autorità se tolgono ghiaia o sabbia – chiarisce ancora la presidente dell’ente provinciale – Una vera stupidaggine normativa: la sicurezza prima di tutto, visto che chi dovrebbe non lo fa. Torniamo con la consapevolezza di avere disegnato un quadro realistico ma di avere anche dato soluzioni. Ora attendiamo i fatti, e in special modo i finanziamenti”.

Si avvicina intanto la scadenza per la consegna dei moduli per la segnalazione dei danni causati dall’alluvione del 13 ottobre. Novi Ligure e Cassano Spinola hanno indicato sabato 15 novembre come termine ultimo per la consegna agli uffici.
 

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