“Ladri di bicilette”, fermati dalla Polizia
Due uomini, diretti in Tunisia, avevano a bordo del proprio furgone otto motorini e sette biciclette, una delle quali del valore di quasi mille euro: scattano le manette
Due uomini, diretti in Tunisia, avevano a bordo del proprio furgone otto motorini e sette biciclette, una delle quali del valore di quasi mille euro: scattano le manette
B.C. e H.J., queste le iniziali dei due, residenti in provincia di Novara, sono stati fermati sulla A26 dei Trafori mentre si dirigevano a Genova, dove li aspettava un traghetto. Una pattuglia della Polizia Stradale in forza alla Sezione di Alessandria ed in servizio alla Sottosezione di Ovada, però, li ha fermati per un controllo e sul vecchio furgone prestato da un connazionale sono iniziati i problemi.
I documenti di circolazione non erano in regola, il peso del mezzo era “eccessivo” ma soprattutto, nel vano di carico erano presenti motorini e biciclette in quantità sospetta. Otto motorini, di diverse case, sette biciclette, di cui una del valore di poco inferiore ai mille euro: gli accertamenti hanno potuto far capire ai poliziotti che tre motorini erano stati rubati nella città di Novara. Per gli altri, invece, come per le biciclette, sono stati avviati accertamenti per determinarne la provenienza. Le immagini delle biciclette saranno “postate” sui diversi siti della Polizia di Stato per l’eventuale individuazione da parte di proprietari
I due, considerato il rischio di sottrarsi alla Giustizia Italiana, fuggendo all’estero, sono stati arrestati perché gravemente indiziati del delitto di ricettazione. Il P.M. della Procura della Repubblica di Alessandria ha quindi richiesto la convalida del fermo e, dopo l’interrogatorio di garanzia ed in attesa del processo, ha concesso agli arrestati di raggiungere le rispettive residenze in Italia.