Bici rubata da 6 mila euro: il poliziotto ciclista la riconosce
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
23 Settembre 2014
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Bici rubata da 6 mila euro: il poliziotto ciclista la riconosce

Fermato dalla Stradale per un controllo, nel furgone aveva nascosto una bicicletta in fibra di carbonio, pezzo unico, rubata in provincia di Venezia. Condannato a 1 anno e 4 mesi

Fermato dalla Stradale per un controllo, nel furgone aveva nascosto una bicicletta in fibra di carbonio, pezzo unico, rubata in provincia di Venezia. Condannato a 1 anno e 4 mesi

OVADA – E.H.A. è stato fermato forse dall’unico poliziotto in grado di capire il valore di un velocipede rubato ed è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il veicolo su cui viaggiava era un comune furgone come tanti, forse un po’ vecchio ma efficiente e rispettoso di tutte le indicazioni del Codice della Strada. Il suo autista, E.H.A straniero regolare sul territorio nazionale, in possesso di valida patente di guida italiana, era in viaggio nello scorso fine settimana dal Veneto a Genova dove si sarebbe imbarcato, ma sull’A/26 dei trafori è stato fermato da una pattuglia della Polstrada di Alessandria in servizio alla Sottosezione di Ovada. Carta di circolazione, patente, assicurazione, luci e gomme, tutto regolare… forse un eccesso di carico (regolarmente sanzionato). Con l’apertura del furgone sono emerse masserizie, elettrodomestici, valige varie e una decina di biciclette piuttosto vecchie. Tra tutte però il capopattuglia ha notato una bicicletta da corsa in fibra di carbonio, con cerchi in alluminio, smontata e nascosta tra la merce trasportata. Il poliziotto, uno sportivo praticante di quelli che pedalano per passione, ha subito notato che quella bicicletta era un pezzo unico che il costruttore assembla sulle indicazioni del proprietario.

Sono state necessarie diverse comunicazioni con i produttori di biciclette da corsa, poi è stato individuato quello che aveva prodotto con il proprio marchio quel velocipede, che ha fornito le generalità della persona per cui era stata costruita. Non credeva alle proprie orecchie C.A. della provincia di Venezia quando al telefono gli è stato chiesto di fornire dettagli sulla sua bicicletta da corsa del valore di oltre 6 mila euro. L’incredulità si è trasformata in gioia quando, attraverso una mail, è stato possibile far visionare le immagini del velocipede che è stato riconosciuto. Era proprio la bicicletta rubata pochi giorni prima.

E.H.A. 39 anni, residente nel Veneto, è stato tratto in arresto perché ritenuto gravemente indiziato del delitto di ricettazione. Il Giudice di Alessandria ha poi convalidato l’arresto e accettato la pena concordata a 1 anno e mesi 4 di reclusione oltre alla multa.

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