Fermato “pendolare” che trasportava motorini rubati
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
1 Settembre 2014
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Fermato “pendolare” che trasportava motorini rubati

Fermato un cittadino tunisino trovato con un ciclomotore rubato in Francia sotto le valige. Era diretto in nord Africa. Era già stato controllato e fermato al porto di Genova lo scorso gennaio con una "carico" di motorini frutto di furti, avvenuti tutti in Francia

Fermato un cittadino tunisino trovato con un ciclomotore rubato in Francia sotto le valige. Era diretto in nord Africa. Era già stato controllato e fermato al porto di Genova lo scorso gennaio con una "carico" di motorini frutto di furti, avvenuti tutti in Francia

CRONACA – Aveva occultato sotto decine di valigie, borse e suppellettili varie, all’interno del suo furgone con targa francese un ciclomotore rubato diversi mesi addietro, proprio nella cittadina francese in cui aveva la residenza, sperando che il tempo trascorso avesse fatto cessare le ricerche.
Aveva prenotato il viaggio per la Tunisia, con l’imbarco presso la città di Genova che si era impegnato a raggiungere viaggiando per tutta la notte, attraversando Francia e Piemonte.
Ma a tradirlo sono stati quei tanti viaggi effettuati nell’ultimo anno, in pratica uno ogni mese, un costo notevole (all’incirca un migliaio di euro a viaggio) che hanno insospettito gli Agenti della Polizia Stradale Alessandrina impiegati per i controlli sulla tratta autostradale.
Raggiunti gli uffici della Polizia Stradale di Ovada e “scaricato” del suo contenuto il mezzo, è stato possibile rintracciare sotto masserizie e bagagli vari un ciclomotore pressoché nuovo.
Rapidi sono stati gli accertamenti con le Autorità transalpine (paese che come l’Italia aderisce all’Accordo di Schengen per la comunicazione tra Forze di Polizia) e la determinazione che quel ciclomotore del valore di oltre 2.000 euro era la reale motivazione di quel viaggio così lungo e costoso. Il mezzo era di provenienza furtiva.
L’ennesimo ciclomotore rubato in Francia (alla periferia della capitale) e diretto nel Nord-Africa mediante l’imbarco a Genova sulla nave diretta a Tunisi.
T.K. cittadino tunisino non era nuovo a tali imprese, proprio nel gennaio 2013 al porto di Genova gli erano stati sequestrati due ciclomotori rubati in Francia. Questa volta il “trasporto” gli è costato caro in quanto gli Agenti della Polizia Stradale alessandrina hanno applicato nei suoi confronti il fermo di polizia e posto a disposizione del Magistrato della Procura della Repubblica di Alessandria l’arrestato ipotizzando il delitto di “riciclaggio”.
Al Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Alessandria sono stati trasmessi gli atti relativi alla convalida, mentre sono stati avviate indagini per determinare la tipologia di merce trasportata nei viaggi precedenti da parte di T.K. (anni 2013 e 2014) ed individuare veicoli “trasferiti” nei paesi del Nord-Africa e di provenienza furtiva
Prosegue l’azione di contrasto alle attività delinquenziali in “movimento” sulle Autostrade del Piemonte, unitamente al servizio di prevenzione che le pattuglie di Polizia Stradale effettuano quotidianamente.
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