Ha tre nomi: così riusciva a evitare l’arresto
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
11 Luglio 2014
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Ha tre nomi: così riusciva a evitare l’arresto

Durante un controllo la Stradale scopre che l'uomo aveva una condanna a 4 mesi di reclusione per truffa. Ora è nella casa di reclusione Le Vallette di Torino

Durante un controllo la Stradale scopre che l'uomo aveva una condanna a 4 mesi di reclusione per truffa. Ora è nella casa di reclusione Le Vallette di Torino

OVADA – Doveva scontare 4 mesi di reclusione per aver consumato una truffa ai danni del Casinò di Saint Vicent nel 2010 ed era riuscito ad evitare l’arresto sfruttando la circostanza del “nome plurimo”. Così O. J., tunisino regolarmente presente sul territorio nazionale, ai controlli su strada aveva sempre fornito un documento con un solo nome, con il quale non risultava destinatario di alcun provvedimento di ricerca. Ma gli agenti della Polizia Stradale che lo hanno controllato lo scorso sabato sull’autostrada A/26 ad Ovada non si sono fermati alle apparenze, nutrendo sospetti, e hanno avviato una serie di verifiche e riscontri incrociati, fino a scoprire che O. J. si identificava in O. J. B. H., classe 1970, destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Aosta, per l’espiazione della condanna a 4 mesi di reclusione per aver consumato una truffa ai danni del Casinò di Saint Vicent.

Lunedì mattina gli agenti della Polizia Stradale alessandrina si sono presentati presso l’abitazione di O. J. a Torino e hanno eseguito l’ordine di carcerazione, accompagnando l’arrestato presso la casa di reclusione Le Vallette di Torino. L’uomo ha provato a negare i fatti contestati, ma dopo essere stato sottoposto ai rilievi presso la Polizia Scientifica non ha potuto fare a meno di confermare le proprie responsabilità. O. J. è risultato rappresentante politico di un partito presente in Tunisia, impegnato sul territorio italiano nella raccolta di fondi.

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