La storia si incontra: il giro dell’Appennino “sposa” la Benedicta
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La storia si incontra: il giro dell’Appennino “sposa” la Benedicta

Il 24 giugno si corre il Giro dell'Appennino, storica corsa ciclistica che quest'anno viene dedicata alla memoria dell'eccidio della Benedicta

Il 24 giugno si corre il Giro dell'Appennino, storica corsa ciclistica che quest'anno viene dedicata alla memoria dell'eccidio della Benedicta

SPORT – Due storie che, in qualche modo, si intrecciano: il giro dell’Appennino, ad ottant’anni dalla prima edizione, e l’eccidio della Benedicta di ci ricorre il settantesimo.
La gara ciclistica quest’anno sarà infatti corsa in onore dei martiri fucilati dai nazifascisti sull’Appennino. Un incontro tra “sport e storia” che segna, in realtà, un ritorno: “la bicicletta era un elemento fondamentale della lotta partigiana – ricordano i presidenti di Anpi Genova e Anpi Alessandria – le staffette delle resistenza si spostavano spesso sulle due ruote”.
A testimoniare questo connubio, alla presentazione del Giro dell’Appennino, è Ennio Odino, partigiano e corridore professionista, gregario di Coppi, che partecipò dal ’49 al ’52 al Giro, realizzando ottimi piazzamenti.

Venti le squadre iscritte (quattro sono reduci dal Giro d’Italia), più di trenta le località – tra Comuni e Municipi – toccati dalla corsa, equamente divise tra le due province di Alessandria e Genova, quattro i Gran Premi della Montagna, anche questi equamente divisi tra le due province, 192 i chilometri di pura fatica. Questi i numeri della corsa che partirà da Serravalle e si concluderà a Genova.

“I partecipanti li sapremo ovviamente solo l’ultimo giorno – spiega il presidente del Pontedecimo Ciclismo, Ivano Carrozzino – ma è certo che di fronte alla crisi e all’annullamento di tante corse, noi continuiamo ad esistere e resistere per la gioia di chi ama il ciclismo”.
Non guarda solo al passato l’ottantesimo Giro: tra i patrocini c’è anche quello di Expò 2015. Il Giro dell’Appennino è l’evento sportivo che può collegare (e promuovere) la provincia di Alessandria con tante altre località con l’evento del prossimo anno.
Sul fronte “tecnico”, il tracciato vede tre traguardi volanti (a Pasturana, Carrosio e Bosio), il primo Gran Premio della Montagna dopo 91 chilometri al Passo del Turchino, quindi il Passo della Bocchetta al Km. 137, poi il Passo della Castagnola quindici chilometri dopo (Km. 152), per finire con il Passo dei Giovi quando mancheranno solo 30 chilometri alla fine.
(Nell’immagine una foto d’archivio)

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