Troppi costi, pochi benefici: Montaldo recede dall’Unione
Alla base della decisione anche il disavanzo causato dalla "forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti" da Stato, Regione e Provincia
Alla base della decisione anche il disavanzo causato dalla "forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti" da Stato, Regione e Provincia
“L’Unione versa in una situazione di disavanzo finanziario già da qualche anno – prosegue la nota ufficiale – Il disavanzo, a seguito della forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti dal Settore pubblico allargato (Stato, Regione o Provincia), dovrà essere ripartito tra tutti i Comuni aderenti, costringendoli a farsi carico dell’intero fabbisogno di esercizio dell’Unione. La situazione si è rivelata insostenibile per il concorso di questi due fattori: per il venire meno del sostegno finanziario esterno garantito in precedenza e per il notevole incremento nel tempo delle spese generali e di funzionamento, tra le quali spicca quella per il personale”.
Nel frattempo l’Amministrazione comunale di Montaldo ha dovuto fornire alla Corte dei Conti del Piemonte chiarimenti a proposito del rendiconto 2012. Al termine dell’istruttoria dalla Corte dei conti stessa è pervenuto l’invito a comunale a porre in essere misure idonee per l’abbattimento dell’incidenza dei residui attivi in rapporto all’avanzo di bilancio attestatosi al 131,26%. Il Comune di Montaldo Bormida nel corso del 2011, 2012 e 2013 ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria (forma di finanziamento a breve termine, di carattere eccezionale, cui l’ente può ricorrere solo per far fronte a momentanei problemi di liquidità) e, solo nell’anno 2012, per ben 297 giorni e per un importo complessivo nel triennio di 500 mila euro.