Troppi costi, pochi benefici: Montaldo recede dall’Unione
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
8 Marzo 2014
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Troppi costi, pochi benefici: Montaldo recede dall’Unione

Alla base della decisione anche il disavanzo causato dalla "forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti" da Stato, Regione e Provincia

Alla base della decisione anche il disavanzo causato dalla "forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti" da Stato, Regione e Provincia

MONTALDO BORMIDA – “Da un’attenta ed approfondita analisi dello stato dei conti, caratterizzati da una cospicua esposizione debitoria nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti e nei confronti di svariati fornitori, è emersa l’elevata spesa sostenuta dal Comune di Montaldo per la partecipazione alla gestione associata facente capo all’Unione dei Castelli tra l’Orba e la Bormida, certamente sproporzionata rispetto ai benefici ricevuti dalla collettività ma, soprattutto, incompatibile con gli equilibri del bilancio comunale”. Per questa motivazione, affermata dallo stesso sindaco del piccolo comune in una nota ufficiale, il Comune di Montaldo Bormida ha deciso di recedere dall’Unione dei Castelli tra l’Orba e la Bormida, l’associazione di piccoli comuni che comprende anche Cremolino, Trisobbio, Orsara e Castelnuovo Bormida e che si occupa della gestione dei servizi essenziali tra quelli forniti dai comuni stessi.

“L’Unione versa in una situazione di disavanzo finanziario già da qualche anno – prosegue la nota ufficiale – Il disavanzo, a seguito della forte riduzione o addirittura della soppressione dei finanziamenti per il passato provenienti dal Settore pubblico allargato (Stato, Regione o Provincia), dovrà essere ripartito tra tutti i Comuni aderenti, costringendoli a farsi carico dell’intero fabbisogno di esercizio dell’Unione. La situazione si è rivelata insostenibile per il concorso di questi due fattori: per il venire meno del sostegno finanziario esterno garantito in precedenza e per il notevole incremento nel tempo delle spese generali e di funzionamento, tra le quali spicca quella per il personale”.

Nel frattempo l’Amministrazione comunale di Montaldo ha dovuto fornire alla Corte dei Conti del Piemonte chiarimenti a proposito del rendiconto 2012. Al termine dell’istruttoria dalla Corte dei conti stessa è pervenuto l’invito a comunale a porre in essere misure idonee per l’abbattimento dell’incidenza dei residui attivi in rapporto all’avanzo di bilancio attestatosi al 131,26%. Il Comune di Montaldo Bormida nel corso del 2011, 2012 e 2013 ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria (forma di finanziamento a breve termine, di carattere eccezionale, cui l’ente può ricorrere solo per far fronte a momentanei problemi di liquidità) e, solo nell’anno 2012,  per ben 297 giorni e per un importo complessivo nel triennio di 500 mila euro. 

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