Asso: il Consorzio prova a fare rete contro il gioco
Allo studio una serie di iniziative in campo sociale. La prima: un logo da assegnare ai bar e alle attività che rinunceranno alle macchinette
Allo studio una serie di iniziative in campo sociale. La prima: un logo da assegnare ai bar e alle attività che rinunceranno alle macchinette
L’allarme sui danni che il gioco d’azzardo sta provocando anche nella nostra realtà è stato lanciato l’altra sera dalla dottoressa Daniela Cipolla, psicologa e psicoterapeuta del Ser.T di Tortona che si occupa proprio del recupero di pazienti da gioco d’azzardo patologico. “Il fenomeno è in continua crescita – ha spiegato nel suo intervento all’interno della Scuola del Cittadino Responsabile promossa da Vela – Ne sono colpiti soprattutto gli uomini ma anche le donne. Mentre abbiamo una stima precisa dei pazienti, 1186 nel solo Piemonte nel 2012, non è possibile dire quante sono le persone potenzialmente a rischio. Il percorso necessario per sconfiggere questa vera e propria dipendenza che si manifesta con una totale perdita di controllo della percezione da parte del giocatore compulsivo, può essere molto lungo, richiedere anche due anni”.
Sempre nel 2012, il giro d’affari generato dal gioco d’azzardo nell’Ovadese, si è attestato intorno ai 35 milioni di euro. Attualmente sono otto i pazienti ovadesi seguiti per gioco d’azzardo patologico. Diverse famiglie sono già state prese in carico dai servizi sociali, proprio perché impoveritesi per gli abusi legati al gioco di uno o più componenti.