Fisiatria: da lunedì si va al terzo piano
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
22 Novembre 2013
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Fisiatria: da lunedì si va al terzo piano

I ricoveri aumenteranno da 220 e 300 all'anno. Marforio: "Qui ci sono le professionalità per farlo. Per il secondo piano allo studio un progetto che prevede la libera professione"

I ricoveri aumenteranno da 220 e 300 all'anno. Marforio: "Qui ci sono le professionalità per farlo. Per il secondo piano allo studio un progetto che prevede la libera professione"

OVADA – Partirà lunedì il trasferimento definitivo nel nuovo reparto di Fisiatria inaugurato ieri, giovedì 21 novembre, al terzo piano dell’ospedale di Ovada. Venti posti letto, divisi in stanze doppie riprogettate per abbattere tutte le barriere architettoniche e essere più adeguate a pazienti con disabilità motorie. “Con queste nuova struttura – ha spiegato Giancarlo Rovere, primario del reparto – potremo aumentare i ricoveri da 220 a 300 in un anno e meglio servire un territorio che da da Acqui a Ovada, fino a Novi. Le stanze hanno gli spazi necessari per consentire mobilità e essere confortevoli per soggiorni che possono durante venti giorni nei casi di intervento post protesi ma durare anche quasi due mesi in caso di riabilitazione da ictus”. Cosa succederà ai locali abbandonati al 2° piano l’ha spiegato il direttore generale dell’Asl, Paolo Marforio: “A breve – ha affermato – valuteremo un progetto, presentato dall’associazione Vela e dalla Fondazione Cigno che prevede l’utilizzo di quegli spazi per attività in libera professione a prezzi calmierati”.  

L’alternativa, sempre sulla scrivania della direzione sanitaria è il trasferimento del distretto sanitario dal Sant’Antonio. E ancora, a proposito del nuovo reparto: “Abbiamo tenuto fede a un impegno preso con i sindaci dell’Ovadese. Se abbiamo deciso di puntare su questo reparto è perché pensiamo che ci siano le professionalità adeguate a renderlo funzionante”. “La Riabilitazione e la Medicina Oncologica – è intervenuto il sindaco Oddone – erano le due priorità sulle quali conservare la nostra struttura. Se le abbiamo ottenute è perché questi reparti sono tra i più belli e più nuovi. L’impegno dei sindaci è quello di mantenere una caratura come zona”.  

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