Velo Ok, “andiamo avanti, non ci fermano i cavilli burocratici”
Home
Irene Navaro - irene.navaro@alessandrianews.it  
12 Novembre 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Velo Ok, “andiamo avanti, non ci fermano i cavilli burocratici”

Nessuna marcia indietro sui Velo Ok, nonostante i dubbi sulla necessità di omologazione da parte del ministero dei Trasporti, avanzati dall'associazione Globoconsumatori. "Noi dobbiamo rispondere prima di tutto alle richieste di sicurezza da parte dei cittadini". La sperimentazione da 17 mila euro va avanti

Nessuna marcia indietro sui Velo Ok, nonostante i dubbi sulla necessità di omologazione da parte del ministero dei Trasporti, avanzati dall'associazione Globoconsumatori. "Noi dobbiamo rispondere prima di tutto alle richieste di sicurezza da parte dei cittadini". La sperimentazione da 17 mila euro va avanti

PROVINCIA – Nessuna marcia indietro sui Velo Ok, le colonnine arancioni che possono contenere, a sorpresa, rilevatori di velocità. Lo ha detto a chiare lettere  l’assessore Gianfranco Comaschi nel corso di una commissione sollecitata dalla minoranza del Pdl, dopo la presa di posizione di una associazione di difesa dei consumatori, Globoconsumatori, e una serie di servizi giornalistici.
Secondo gli uffici  della Provincia, i Velo  Ok “non hanno l’omologazione del Ministero dei Trasporti perchè non è necessaria“. Quindi, “non sono  fuori legge”. E, aggiunge Comaschi, facendo prorpie le parole del consigliere e assessore del comune di Serravalle Pascquale Vecchi, “Fino a che non ci saranno soluzione alternative altrettanto efficaci, noi andiamo avanti“.
“I Velo Ok sono stati adottati in cinque centri della Provincia a seguito di precise richieste di cittadini e sindaci per questioni di sicurezza. A loro dobbiamo dare prima di tutto una risposta”, ha precisato Comaschi. La sperimentazione, che è costata alle casse della Provincia oltre 17 mila euro, quindi, va avanti, nonostante i “cavilli burocratici”.  Per il Pdl (Fabbio e De Luca), “non si mette in dubbio l’efficacia deterrente del Velo Ok, ma occorre valutare anche la spesa per eventuali ricorsi o contestazioni nel caso in cui emergesse come tale sistema non è a norma”.
Comaschi porta in aula i rilievi dei primi mesi di sperimentazione: “e i risultati ci inducono a dire che il sistema è efficace per garantire una maggiore sicurezza sulle strade provinciali in ambito urbano, dove non era possibile utilizzare gli autovelox tradizionali”.
Sono istallati attualmente ad Ozzano, nel casalese; ad Ovada, il località Gnocchetto; a Tortona, in frazione Rivalta Scrivia; a Casal Cermelli, lungo la strada provinciale 185 e a Serravalle, in alcune vie cittadine.
Secondo le prime statistiche, la velocità delle auto in transito di è notevolmente ridotta.
Ad Ozzano, ad esempio, sono stati rilevati passaggi con punte massime di velocità pari a 139 chilometri orari in pieno giorno. I passaggi superiori ai 100 erano in ogni caso oltre 17 in un giorno. “Dopo l’istallazione dei Velo ok, i passaggi ad oltre 100 km si sono ridotti ad uno”.
Ad Ovada la velocità massima registrata è stata di 99 km orari, per oltre 10 volte in un giorno. Dopo il posizionamento delle colonne arancioni la velocità si è ridotta a 92 ma, soprattutto, è stata superata solo 2 volte.
A Rivalta si sono toccati i 126 km orari e i 100 per 66 volte. Con i Velo ok si sono toccati i 108 km, ma i superamenti sono stati solo 2.
Così, anche i consiglieri rappresentanti dei diversi territori plaudono alle colonnine arancioni: “in questi giorni – ammette Comaschi – arrivano anzi continue richieste da parte di sindaci e cittadini per nuove istallazioni”. Lo confermano Gianfranco Cermelli, Vincenzo Demarte, Francesco Bonafè e Gianfranco Ghiglia in rappresentanza dei territori. 
Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione