Casa di carità: intitolato a Testore i laboratorio macchine utensili
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Luca Piana - redazione@ovadaonline.net  
20 Ottobre 2013
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Casa di carità: intitolato a Testore i laboratorio macchine utensili

Cerimonia ieri alla presenza del vescovo, Monsignor Micchiardi. Commosso il saluto del direttore del centro Marisa Mazzarello

Cerimonia ieri alla presenza del vescovo, Monsignor Micchiardi. Commosso il saluto del direttore del centro Marisa Mazzarello

OVADA –  Venti anni di storia aiutando i giovani nella formazione al lavoro e nell’educazione sociale. Un prestigioso traguardo per la Casa di Carità Arti e Mestieri di via Gramsci, fondata nel 1993 con un patto tra l’industriale ovadese Giovanni Bondone e Don Valorio. “Abbiamo una forte appartenenza con questo territorio” ha dichiarato Bondone, che attualmente ricopre la carica di presidente della Onlus. “Ovada è una città più forte di altri posti più titolati, c’è una grande sinergia con le aziende. La speranza è di proseguire su questa strada per il futuro dei giovani”. Nutrita la presenza degli alunni iscritti al centro, che hanno ascoltato con interesse il discorso della autorità in sala. “L’unione tra le forze politiche, culturali, industriali e sociali serve per superare la crisi” ha ricordato il sindaco Andrea Oddone, complimentandosi con i dirigenti scolastici cittadini per la qualità delle scuole cittadine e della formazione.

“La Casa di Carità ha avuto un ruolo fondamentale nel dopoguerra, diversi imprenditori sono partiti da qui per fare esperienza e creare successivamente aziende sane e produttive. Oggi manca lo spirito combattivo del ‘900” ha aggiunto Lino Rava, assessore alle attività produttive della Provincia di Alessandria. Oltre ai festeggiamenti per il traguardo raggiunto, la mattinata è stata l’occasione per inaugurare il laboratorio macchine utensili a controllo numerico computerizzato, che è stato intitolato all’imprenditore Guido Testone con una cerimonia alla quale era presente la figlia Paola. “E’ un momento di speranza, bisogna focalizzare l’attenzione sui giovani” ha dichiarato Monsignor Micchiardi, vescovo della diocesi di Acqui Terme. “Il termine carità utilizzato nella denominazione dell’istituto non indica l’elemosina, ma sottolinea la promozione dell’uomo di fronte al mondo intero”. Commosso il saluto del direttore del centro Marisa Mazzarello, che ha ricordato come siano state rispettate le volontà di Monsignor Cavanna con la realizzazione dell’istituto. 

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