Caritas: aumenta il numero degli indigenti
Per far fronte attivata collaborazione con due rosticcerie e presto nelle chiese punti di raccolta di zucchero, farina, latte
Per far fronte attivata collaborazione con due rosticcerie e presto nelle chiese punti di raccolta di zucchero, farina, latte
OVADA – Pasti caldi dalle rosticcerie alla Caritas per aiutare chi ha bisogno. La collaborazione tra l’associazione parrocchiale e due attività della nostra città è stata attivata da poco per far fronte, da un lato alla richiesta crescente di alimenti da parte di chi si trova in ristrettezze economiche, dall’altro alla diminuzione di derrate alimentari in arrivo dal Banco Alimentare. “Al mercoledì e al sabato – spiega Vittoria Tasca, referente dello sportello di Ovada – questi esercenti ci confezionano una parte di quanto preparano. I nostri volontari lo ritirano per distribuirlo a chi ne fa richiesta. Si tratta di un aiuto importante che speriamo si estenda presto anche ad altre attività”. Nei primi mesi del 2013 è leggermente sceso il numero dei capifamiglia assistiti, da 243 a 215; sale però il numero degli italiani che spesso pagano le conseguenze della perdita di lavoro.
“A breve – aggiunge Don Giorgio Santi – attiveremo nelle chiese punti di raccolta proprio per quegli alimenti che vengono a mancare. Si tratta di generi fondamentali: latte, uova, farina, zucchero, tonno”. La Caritas spesso interviene a comprare con risorse proprie. Così come, quando possibile, dà una mano per il pagamento delle bollette e dell’affitto. “Ultimamente – aggiunge Tasca – è cresciuta anche la richiesta per i medicinali e le visite mediche. Il primo problema è sempre quello del lavoro. Molte donne hanno perso la loro occupazione come badanti o per le pulizie. Ora, con la vendemmia qualcosa s’è mosso ma si tratta di impieghi di breve scadenza”. Anche la cancelleria per la scuola da poco iniziata ha il suo peso. In collaborazione con Coop Liguria è stata organizzata una raccolta e distribuzione rivolta ai bambini.
Così come il prezzo dei libri di scuola, già dalle medie, può rappresentare uno scoglio difficilmente aggirabile. E se sempre più spesso gli italiani sono in difficoltà, si conferma la tendenza degli stranieri, spesso sudamericani, che decidono di tornare al loro paese.